Evoluzione Spirituale e Medicina dell'Ayahuasca tradizione Shipibo Conibo Perù

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view post Posted on 23/4/2008, 22:15
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Luz Pinon Blanco

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I popoli originari del Peru', come quasi tutti quelli dell'America latina, hanno un'antica tradizione di Medicina, che viene amministrata dai Curanderos e Sciamani locali. Con Medicina si intende l'insieme delle conoscenze, delle esperienze, delle capacita' e delle connessioni energetico spirituali che ogni curandero o sciamano possiede ed esercita sia per curare, sia per fornire una guida di vita necessaria al popolo in cui e' inserito. Nella loro cultura tutto e' unificato a livello energetico sottile, non e' necessario che loro esplorino l'Unita' dell'universo. In special modo le tribu' indigene, vivono sin dalla nascita' l'unita' con la natura, che loro intendono come tutto cio che esiste, visibile e invisibile ai sensi tradizionali. Questo modo di essere unificati con l'universo, e' per loro una realta' innata. L'accesso a questa conoscenza e alla Realta' dei mondi Spirituali, dove tutto e' unificato, si narra che e' iniziata perche' fornita dagli Incas, in ogni modo e' una cultura millenaria. Questi popoli, gli sciamani in particolare, hanno usato ed usano le proprieta' energetiche e spirituali di molte piante, per accedere alla conoscenza e ai mondi spirituali. Le Piante come l'Ayahuasca, il Pinon Blanco, la Toe e via dicendo, sono sia vegetali, sia Esseri Spirituali Coscienti. Ed e' proprio connettendosi ad uno o piu' Esseri Spirituali, che lo sciamano o curandero apprendista, inizia il suo apprendistato immerso nella foresta, immerso nelle energie spirituali e nei mondi spirituali, e' li che diventa un ponte, un tramite tra il cosidetto mondo materiale ed i mondi spirituali.

Noi occidentali abbiamo radici culturali molto diverse, ci siamo purtroppo allontanati dalla conoscenza e dalla pratica dell'unificazione con la Natura e l'Universo. Anche soltanto per farci curare da un curandero, abbiamo bisogno di imparare e capire come funzionano queste interazioni con gli Spiriti della Natura e con le Energie. Abbiamo bisogno di sapere, ad esempio, che la guarigione da uno stato d'ansia, da un trauma, da un'inquinamento di energia oscura, prevede inevitabilmente di vedere questo nostro problema in tutti i suoi particolari, di passare sempre attraverso il processo della Fenice o di Morte e Rinascita.
Chi ha le conoscenze di base e la preparazione adeguata, affrontera' la sua guarigione senza difficolta' e potra' dedicarsi in seguito all'esplorazione della Conoscenza Universale. Avventurarsi alla cieca, solo per soddisfare la propria curiosita' o per vivere un'esperienza eccitante, non e' consigliabile. Puo' andare tutto bene, ma molto spesso vedere i nostri problemi o energie oscure, puo' provocare una forte paura, se non si e' preparati ad essere padroni delle proprie emozioni, specialmente se si e' assunta la bevanda chiamata Ayahuasca, che attiva i nostri sensi energetici e spirituali. Non sono rari i casi di persone che raccontano esperienze terribili avute con l'Ayahuasca, facendosi un'idea nefasta della bevanda e o dei curanderos, sconsigliando a chiunque di provare questa "bevanda infernale"... Hanno semplicemente visto da vicino qualcosa che e' dentro di loro e se ne sono spaventati a morte, amplificando cosi' l'esperienza di un personale trauma o problema... Se avessero avuto un minimo di preparazione, avrebbero capito che si trattava del proprio personale problema interiore visto da vicino, avrebbero capito che bisognava restare calmi e fare "lo spettatore impassibile", perche' poi arriva sempre la Luce alla fine, ci si e' fatti Cenere e poi Rinati, si e' Morti e Risorti. Non per nulla gli Sciamani o Curanderos preparano una Cerimonia, da cui il nome "Cerimonia dell'Ayahuasca", perche' e' un'atto Sacro per noi stessi, un procedimento molto intimo che richiede preparazione da parte nostra e da parte dello sciamano, richiede un'ambiente purificato dalle energie oscure, richiede che i curanderos siano abili a proteggere l'ambiente e le persone che curano, richiede sciamani o curanderos preparati, esperti nel curare e sopratutto pieni di Luce e connessi alla Luce.
Questa Medicina e' molto potente, puo' guarire efficacemente e profondamente. E perseguendo le cure con gli Spiriti della Natura, si ritorna alla purezza che avevamo quando eravamo piccoli, quando non avevamo subito alcun trauma o brutta esperienza, tutto cio conservando l'esperienza e saggezza accumulate fino ad ora. Nel processo di cura con questa Medicina, si comprende ben presto che i problemi che gli spiriti della piante e lo sciamano ci curano, sono una nostra responsabilita'. Ovvero che una volta ripulito tutto, e' nostra responsabilita' creare una vita che ci porti felicita' e armonia. Capiremo quali sono le fonti di inquinamento che ci circondano, capiremo come proteggerci, capiremo che siamo noi a dover creare la vita che vogliamo, tutt'attorno a noi... e non sara' solo filosofia letta su qualche libro, ma un'esperienza diretta, un'apprendistato personale. La responsabilita' di cio che ci capita e' solo nostra, siamo noi a creare la nostra realta', siamo noi tutti a creare la realta' della nostra famiglia, noi insieme a creare la realta' del nostro villaggio, del nostro popolo, dell'umanita' intera. Ricordate che non vi e' mai stata separazione tra noi come singoli e tutti gli altri esseri umani. Se qualcuno ci ha convinto che possiamo soddisfare i nostri desideri senza problemi, quel qualcuno si e' sbagliato o lo ha fatto apposta. Accettarlo o meno, capirlo o meno non importa, tutto quello che siamo, dai pensieri alle azioni, influenza tutto, in modalita' che solo lontanamente possiamo immaginare.

Entrare in contatto con gli Spiriti e i Mondi Spirituali


Come dice Pablo Amaringo: < Nei mondi spirituali non c'e' ne' spazio, ne' tempo .. Tutto e' intrecciato, compaginato ... > Descrizione molto vicina alle teorie matematiche Quantistiche sulla natura della materia, forse la ricerca di una teoria unificante o Teoria del Tutto, si avvicinera' a capire cio che gli sciamani sanno da tempo.
I Mondi Spirituali sono compaginati con il cosidetto Mondo Materiale. Non c'e' alcuna possibilita' di dire che "li' da qualche parte" c'e' uno o piu' mondi spirituali, perche' e' un tutt'uno. I Mondi delle energie Spirituali e la Materia, sono sempre stati una unica cosa. L'errore della separazione, o addirittura dell'inesistenza dei mondi spirituali, e' derivata solo dall'incapacita', o dalla non volonta', di esplorare e scoprire le energie spirituali e i loro mondi.
Per capirci: Quando prendiamo un po' di rami secchi e accendiamo un piccolo fuoco per scaldarci, i rami sono sia materia che energia spirituale; le fiamme ugualmente sono sia una particolare forma di plasma, che energia spirituale. Quando raccogliamo l'Iperico e ne facciamo un'infuso, siamo in presenza sia di tutte le sostanze organiche dell'iperico, sia dello Spirito insegnante dell'Iperico, che gli sciamani conoscono e con il quale collaborano per curare persone malate, specie da problemi mentali. Quando assumete una pianta, ad esempio l'Iperico, vi sottoponete all'azione erboristica delle sostanze materiali che la compongono ma, in parte, vi sottoponete all'azione del suo Spirito insegnante. Se invece chiedete ad uno sciamano Shipibo di aprirvi una dieta di cura con l'Iperico, in una cerimonia, egli vi connettera' con lo Spirito dell'Iperico. Lo Spirito dell'Iperico vi curera' dal punto di vista energetico spirituale, con le sue specifiche azioni energetico spirituali, che gli sciamani chiamano Medicina dell'Iperico. Se la dieta spirituale dell'Iperico prosegue, in 1 anno o piu', dapprima riceverete tutte le cure che necessitate, che dal livello spirituale, si trasferiranno poi anche a livello fisico, se necessario. In seguito lo Spirito dell'Iperico vi insegnera' la sua Medicina, ovvero come un'insegnante, vi fornira' la conoscenza della sua medicina, insegnamenti e conoscenze che richiederebbero libri interi per essere trascritti, vi insegnera' le specifiche pratiche per usarla al fine di curare voi e altre persone. Ogni Pianta insegnante ha la sua propria conoscenza e medicina, gli sciamani conoscono le varie specificita' di ogni pianta, i vari ambiti di insegnamento che esse possono fornire. La conoscenza che si puo' acquisire e' vasta, non ci sono limiti, se non quelli della propria volonta'. Immaginate solo che oggi il piu' alto livello spirituale degli attuali sciamani Shipibo e' chiamato Muraya, ma in passato esistevano alcuni sciamani che avevano conseguito, dopo molte diete di conoscenza, un livello ancora superiore, che oggi purtroppo non viene raggiunto.

Affinche' la cura e in seguito l'apprendistato possano realizzarsi, e' necessario che la persona che si cura e che impara, viva in ambienti e si nutra di energie compatibili allo Spirito con cui dovra' venire a contatto, oltre che preservare l'energia vitale del corpo, che alcuni chiamano kundalini, astenendosi dal fare sesso. In generale la dieta di guarigione e apprendimento, avviene vivendo a stretto contatto con la natura, che nella foresta Amazzonica consiste in una semplice casetta in legno pochi metri dentro la foresta, in un centro di cura in cui si puo' partecipare alle cerimonie sciamaniche. Non ci devono essere contatti con persone, escluso lo sciamano che vi segue, ovviamente nessun tipo di distrazione tecnologica. L'alimentazione e' molto semplice, noi diremmo in bianco, ma ci sono cibi vietati specifici a seconda dello Spirito insegnante a cui saremo connessi.
Queste condizioni favoriscono la comunicazione energetica e spirituale dello Spirito, o degli Spiriti, delle Piante di cui abbiamo bisogno per curarci, o che abbiamo deciso di contattare per apprenderne la rispettiva Medicina. In sostanza si puo' capire che "nutrirci", nel senso generale del termine, di un certo tipo di energie, favorira' l'essere sintonizzati e imparare tutto da quel tipo di energia.
Da cio si puo' capire che la nostra vita all'occidentale, ostacola o impedisce qualunque contatto con le energie, gli Spiriti curativi e i mondi spirituali, che possono curarci o insegnarci. La nostra vita occidentale favorisce invece il contatto con le energie cosidette oscure: competizione, sofferenza, odio, violenza, aggressione, vittimismo, sopruso, eccetera, che di conseguenza ci nutrono energeticamente e che sono pervase da Spiriti oscuri, che ci influenzano con la loro conoscenza oscura e ci cambiano con il tempo, dal punto di vista di cio che pensiamo e di come ci comportiamo. Si tratta sempre di una questione di scelte, ma non si puo' scegliere se non si conoscono a sufficienza le possibilita' che abbiamo a disposizione. La conoscenza e' sempre stata un bene prezioso. Ed oggi si aprono sempre di piu' le possibilita' di apprendere direttamente dalle fonti naturali, dagli spiriti buoni della natura.

Fabrizio




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Quali cibi e medicinali è necessario evitare?
What foods and drugs need to be avoided?

L'indagine scientifica sull'Ayahuasca. Una rassegna di Ricerche passate e presenti
The Scientific Investigation of Ayahuasca – A Review of Past and Current Research



Ayahuasca.com is a multi-disciplinary project devoted to the Spirit Vine Ayahuasca (aya-soul/dead, wasca-vine/rope), and its home, the great forests of the Amazon. Ayahuasca is a medicinal tea prepared from Banisteriopsis Caapi, a jungle vine, found in the tropical regions of South America, often combined with other plants, commonly Chacruna/Rainha (Queen); Psychotria Viridis.

Ayahuasca has a rich legacy of associated traditions, myths, therapies, rituals and aesthetics, spanning from the primordial roots of the indigenous tribes of South America, to diverse syncretic spiritual movements emerging across the planet.

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Painting: "Sky Spirits" by Pablo Amaringo



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Communion With The Infinite – The Visual Music of the Shipibo tribe of the Amazon
Comunione con l'Infinito . La Musica Visuale della Tribu' Amazzonica Shipibo

Underlying the intricate geometric patterns of great complexity displayed in the art of the Shipibo people is a concept of an all pervading magical reality which can challenge the Western linguistic heritage and rational mind.
These patterns are more than an expression of the one-ness of creation, the inter-changeability of light and sound, the union or fusion of perceived opposites, it is an ongoing dialogue or communion with the spiritual world and powers of the Rainforest. The visionary art of the Shipibo brings this paradigm into a physical form. The Ethnologist Angelika Gebhart-Sayer, calls this “visual music”.



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Entheogens & Existential Intelligence: The Use of “Plant Teachers” as Cognitive Tools
Intelligenze Enteogene ed Esistenziali: L'Uso delle "Piante Insegnanti" come strumenti cognitivi



Edited by FabrizioOrsoBianco - 3/4/2015, 02:52
 
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view post Posted on 21/10/2009, 22:23
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Luz Pinon Blanco

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Le chamanisme - Le savoir botanique chez les Shipibo-conibo
L'ayahuasca et les plantes maitresses
Lo sciamanismo - Il sapere botanico dei Shipibo Conibo
L'Ayahuasca e le piante maestre


Texte de Romuald LETERRIER , extrait de son ouvrage "L'enseignement de l'ayahuasca"
Comme chez la plupart des ethnies du bassin de l'Amazone, les chamans et Curanderos Shipibo-conibo détiennent une connaissance tres aboutie des potentialités de leur environnement forestier. Ainsi au cours du temps les chamans ont réalisé un inventaire exhaustif des plantes médicinales et psychotropes de la Selva. Certains d'entre eux ont compulsé ce savoir sous la forme d'ouvrages. C'est le cas de Guillermo Arévalo Valéra avec son ouvrage en espagnol "medicina indigena "las plantas medicinales y su beneficio en la salud shipibo-conibo, qui relate et inventorie les connaissances en ethnobotanique des Shipibo.

L'ayahuasca

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Nishi - Liane Ayahuasca (Banistériopsis Caapi)

La plante mere des chamans est la liane Ayahuasca (Banistériopsis Caapi) qui, mélangée selon une recette traditionnelle avec des feuilles de Chacruna (psychotria viridis), donne son nom au breuvage psychotrope utilisé lors des cérémonies nocturnes. A l'opposé de toute motivation récréationnelle, l'ayahuasca est toujours utilisée A des fins curatives. Soit pour acquérir des informations sur la pathologie des patients (diagnostic, remedes, causes et effets de la maladie) et pour visualiser les énergies invisibles qui entrent en jeux dans la médecine énergétique des curanderos. Visualisation de l'énergie vitale des patients et actions contrôlées sur ces énergies subtiles afin de restaurer la santé par diverses manipulations rituelles, fumigation de tabac sopladas, projection sur le corps d'eau de fleurs agua florida et émissions de chants curatifs icaros qui canalisent et dirigent les énergies.
Un des autres aspects curatifs du breuvage est son action purgative. Communément surnommée la purga par les curanderos, l'ayahuasca possede la faculté de purger l'individu tant physiquement que psychologiquement. Ainsi lors d'une prise du breuvage, les premiers effets qui se font ressentir sont de pénibles sensations corporelles, nausées et vomissements qui font ensuite place A des perceptions internes des plus étranges. Parmi celles-ci la sensation d'etre habité par une entité qui scrute votre organisme dans le moindre de ses détails A la recherche de divers déchets psychophysiologiques. En effet, l'action de l'ayahuasca semble révéler et réorganiser tout un ensemble de problemes psychiques profondément engrammés sous forme de mémoires somatiques corporelles. Ainsi, les vomissements et diarrhées semblent évacuer de l'individu des " toxines " physiques et psychologiques.
Dans une meme logique un certain nombre de témoignages, dont celui du professeur Donald M Topping, attribuent A l'ayahuasca la guérison de cancer, comparant l'action de celle-ci A une forme de chimiothérapie intelligente. Mais il faut rester prudent, car meme si le sujet mérite notre attention il devrait faire l'objet de recherches pluridisciplinaires. Car il est bien évident que l'ayahuasca n'est pas une panacée universelle ni un breuvage miracle.
Actuellement l'engouement pour le chamanisme et l'ayahuasca a ressuscité le mythe d'un eldorado non pas basé sur l'or physique, mais sur l'or spirituel.
Cette illusion est dangereuse, car elle contribue au développement d'un tourisme mystique dans toute la haute Amazonie. Ce nouveau tourisme modifie les cultures indiennes, (rapports de pouvoir et de notoriété entre chamans, appat du gain, faux guérisseurs et art et artisanat de moins bonne qualité).
L'Occident, avec son manque de reperes, risque fort A nouveau de desservir la cause identitaire des Indiens et leurs pratiques culturelles millénaires.

Les plantes maitresses

L'utilisation rituelle du breuvage ayahuasca a malheureusement occulté aupres du grand public un tres grand nombre de plantes curatives appelées plantes maitresses. On regroupe sous cette dénomination un groupe de plantes le plus souvent médicinales, qui prises dans un contexte rituel se révelent puissamment psychoactives. Certaines de ces plantes sont utilisées pour générer un large spectre d'actions sur les patients. Disparition des peurs phobiques, réveil des souvenirs anciens, affermissement de la personnalité, préparation A la prise d'ayahuasca, guérison de certaines pathologies, etc.
Comme la liane ayahuasca et l'arbuste chacruna, l'ensemble des plantes maitresses possedent un esprit que les curanderos appellent la madre, qui représente la mere de la plante. Dans des conditions précises de prise des plantes, le génie de celles-ci se manifeste d'abord dans les reves sous forme le plus souvent de personnifications, puis apres un certain temps et beaucoup de rigueur dans le réel sous forme d'apparitions. Ainsi une plante comme l'ajosacha peut se personnifier comme un médecin occidental, le chai qui est affilié aux esprits aquatiques sous la forme d'une sirene, le chuchuhuasi sous l'aspect d'un homme obese et grand, le huito un homme noir et sec, le tabac un homme noir de grande taille, l'ayahuasca une vieille femme ou une femme sans tete, la chacruna un homme grand et lumineux, etc...
Voici ci-dessous une liste non exhaustive de ces plantes avec leurs identifications botaniques et leurs qualités médicinales :

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Nishi Boains - Ajosacha
(Pseudocalyma alliaceum)

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Kanachiari - Toé (Brugmansia Sp.)


- Una de gato (griffe de chat) (Uncaria tomentosa)
propriétés médicinales : antibactérien, anti-inflammatoire, antitumoral, immunostimulant. Parties utilisées : écorces.

- Maca (Lepidium meyenil)
propriétés médicinales : tonique, antifatigue, immunostimulant. Parties utilisées : racines

- Sangre de grado (Croton draconoides)
propriétés médicinales : anticancéreux, antiparasitique, cytotoxique, vasodilatateur. Parties utilisées : seve.

- Anamu (Petiviera alliacea)
propriétés médicinales : analgésique, antispasmodique, diurétique, antirheumatique. Parties utilisées : feuilles et branches.

- Ipopuro (Alchronia castaneifolia)
propriétés médicinales : antimicrobien, laxatif, anti-inflammatoire, anti-arthritique. Parties utilisées : feuilles.

- Chuchuhuasi (Maytenus krukovii)
propriétés médicinales: analgésique, antitumoral, anti-arthritique, immunostimulant, antirhumatismal, relaxant musculaire. Parties utilisées : racines et écorces basses.

- Jergon sacha (Dracontium longpipes)
propriétés médicinales: antiviral, contre les morsures de serpents, l'herpes, la diarrhée, tonique. Parties utilisées : racines.

- Ajosacha (Pseudocaymma alliaceum)
propriétés médicinales : contre le rhume, la grippe, les rhumatismes. Parties utilisées : racines et feuilles.

- Chai (Tuna puntia)
propriétés médicinales : contre les ulceres de l'estomac, la fievre. Parties utilisées : la chair.

- Achiote ou (roucou) (bixa orellana)
propriétés médicinales : diabetes, expectorant, antibactérien, antioxydant, nutritif. Parties utilisées : feuilles.

- Pinon blanco (Jatropa curcas)
propriétés médicinales : contre les maladies gastro-intestinales. Parties utilisées : feuilles.

- Marosa (Calathea allouia)
propriétés médicinales : diurétique. Parties utilisées : feuilles et racines.

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Nane - Huito (Genipa Americana)


La prise rituelle des plantes maitresses

Elle requiert tout un ensemble de conditions particulieres.
La diete : l'une de ces conditions est de modifier radicalement le régime alimentaire du postulant en proscrivant les graisses, le sel, le sucre, les viandes rouges, les poissons A dents, l'alcool, limitant les repas A de modestes collations.
Le postulant doit également s'abstenir de relations sexuelles.

L'isolement : la diete doit le plus souvent s'effectuer dans un abri succinct au cœur de la foret avec le moins de contacts possibles avec l'extérieur. Pendant cette période le postulant ne sera en relation qu'avec le chaman qui lui procurera le minimum vital. Ces périodes de diete peuvent-etre de durées variables allant de quelques jours A deux années.

Les préparations rituelles : celles-ci préparent le corps A la réception des plantes dietées, fumigations de tabac pour purifier les énergies corporelles (soplada) bains de fleurs, massages, cataplasmes d'argile, prieres aux esprits des plantes.

Ces trois conditions sont indispensables pour donner A ces plantes médicinales classiques, une action similaire aux plantes psychotropes. Or aucun de ces végétaux ne contient réellement de principes hallucinogenes. Devant ce mystere, la science occidentale n'apporte aucune réponse. La pensée analytique et rationnelle des occidentaux, basée sur l'utilisation du cerveau gauche, préfere classer les plantes maitresses au rayon des curiosités des curanderos amazoniens.

Effectivement, les Indiens ont recours le plus souvent dans la vie courante A un mode de pensée analogique basé sur l'utilisation intensive de leur cerveau droit. La pensée indienne est métaphorique et c'est par ce biais qu'il nous est possible de mieux comprendre le mode d'action de ces plantes. Comme on peut le voir dans les différents articles du site de l'Association SHANE, les Shipibo-conibo possedent un langage métaphorique, (voir le discours du chef de communauté Humberto Sampayo en présentation de l'association). Leur mode de pensée va nous servir de cadre pour comprendre l'action curative de ces végétaux ainsi que la manifestation des esprits des plantes.

L'importance de la pensée métaphorique

Commencons d'abord par créer par l'intermédiaire de la pensée métaphorique des doubles analogiques de nos éléments précédemment cités. Ainsi, le corps du postulant pourra etre comparé A une maison, les plantes maitresses A des invités de marque, la diete A un grand ménage de printemps, l'isolement A une forme de disponibilité, etc. l'ensemble de ces éléments métaphoriques constituant ainsi une structure cognitive d'accueil pour les esprits des plantes.
Le postulant A la diete, " une maison symbolique "
L'on peut alors comparer le postulant A la diete A une personne qui va recevoir des invités. Dans ce cadre dieter équivaux A ranger et nettoyer son corps-maison pour recevoir ses amis. L'isolement pourrait etre symbolisé par deux notions, d'abord l'attente qui précede la réception des invités puis la disponibilité, car il est évident que lorsqu'on recoit quelqu'un on lui consacre son temps et on ne va pas vaquer A d'autres affaires. Il est intéressent de noter que ces diverses métaphores et notamment celles qui comparent les plantes maitresses A des invités font émerger la notion de personnification des végétaux faisant entrer en résonance la structure cognitive qui lui correspond. Ce cadre de pensée métaphorique génere une visualisation de ces personnifications qui éveillent ensuite des réponses dans notre inconscient qui se manifesteront plus facilement dans les reves du postulant disposant ainsi d'un cadre structurel.

Les personnifications des meres des plantes possedent une structure culturelle

Des informations montrent que les meres des végétaux sont en rapport avec des images matricielles liées A l'image de la mere. Par exemple, la mere de l'ayahuasca est souvent décrite comme une vieille femme de petite taille A l'aspect noueux. Or les femmes indiennes d'un age avancé, et qui représentent l'archétype matriarcal de ces communautés, ressemblent A la description de la madre ayahuasca. Ces faits semblent suggérer que les personnifications des esprits des plantes sont en étroite relation avec nos mémoires culturelles inconscientes. Il semble clair que c'est la pensée métaphorique et l'activité du cerveau droit qui favorisent l'idée meme de personnifications des plantes. Ces structures culturelles inconscientes offrent un réceptacle formel pour manifester dans les reves l'essence énergétique des esprits des végétaux.

La manifestation des esprits des plantes dans les reves
Nombres de plantes maitresses sont prises le soir avant d'aller se coucher.
De nombreux témoignages relatent ces expériences oniriques où les esprits des végétaux se manifestent par l'intermédiaire d'une image inconsciente. C'est le sens des reves et leurs contenus qui permettent de reconnaitre l'esprit d'une plante.

Les apparitions des meres des végétaux dans la réalité
(synchronisme entre la structure cognitive métaphorique et le réel)


Lors de dietes et de périodes d'isolement prolongées, il se peut que les esprits des végétaux fassent irruption dans le réel. Pour tenter d'expliquer ce mécanisme, il nous faut A nouveau avoir recours A la structure métaphorique. Pour résumer nos précédentes investigations, l'on rappellera que le postulant A la diete est comparable A une personne qui nettoie sa maison afin de recevoir des invités et qui se trouve dans l'attente de leur arrivée. Or dans la réalité concrete c'est bien ce que fait la personne qui diete. En effet, celle-ci en isolement dans un abri de fortune au cœur de la foret tropicale se retrouve en synchronie réelle avec la structure mentale métaphorique qui la représente. Ainsi, son abri représente son corps et sa personnalité, et l'attention qu'il met en pratique pour attendre ses invités se dirige vers la porte d'entrée symbolique de sa personnalité qui dans le réel ouvre sur l'univers forestier. La superposition de ces deux structures mentales que représentent la métaphore et la réalité permet des échanges entre le psychique et le matériel. Car c'est autant sur son corps et la foret que la conscience du postulant cherche du sens en interprétant ses sensations corporelles, ses reves nocturnes, et les signes synchronistiques émanants de la foret environnante. La plupart des personnes ayant pratiqué ces retraites forestieres disent que la foret finit par leur parler par des signes concrets en utilisant des intermédiaires animaux ou des événements comme messagers. Dans l'isolement, la foret devient une interface de communication symbolique entre notre conscience et notre inconscient psychique et somatique qui se projettent sur l'environnement extérieur.
Alors, on peut entendre les messages des oiseaux, voir les images-esprits des animaux se manifester dans leurs représentants réels pour vous délivrer des informations ou voir apparaitre les esprits des plantes au détour d'un arbre ou dans un événement synchronistique en connexion avec un reve de la nuit derniere, etc...

Une phytothérapie participative

L'apport de la phytothérapie participative A la pharmaceutique moderne
Le mode d'appréhension des plantes par les chamans suggere une nouvelle forme de phytothérapie nécessitant un engagement et une interactivité afin d'activer de nombreuses réponses organiques et psychologiques envers les principes bioactifs des végétaux. A l'inverse de cette démarche, la science et la médecine occidentale utilisent et réduisent les plantes A une simple matiere inerte avec un mode d'admission passif pour le patient. Cette passivité du patient envers le remede et ces principes actifs réduisent les effets thérapeutiques, laissant en sommeil les réponses psychosomatiques de l'individu. Pour un chaman l'approche des laboratoires de recherche est un non-sens. Tout d'abord, ceux-ci se procurent les végétaux comme des marchandises sans aucune forme de respect.
Ensuite les plantes sont broyées et l'on finit par isoler des principes actifs que de surcroit l'on imite de facons artificielles (synthétisations moléculaires). Si on applique ce traitement de faveur A la pensée métaphorique, l'on peut comparer l'action des laboratoires A un massacre inutile de nos invités, sans aucune forme de respect pour découvrir des molécules qu'ils préferent imiter A des fins de productivité et de rentabilité. Créant des clones sans ames des principes actifs des plantes. Les chamans insistent sur le fait que les remedes et préparations doivent contenir les plantes dans leur ensemble (écorces ou feuilles entieres) et non d'en séparer les éléments bioactifs.

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Atsa - Yuca (Manihot Sp.)


Une participation globale de l'individu

La cure et la prise des plantes initiées par les chamans nécessitent de la part du patient un engagement s'articulant sur plusieurs axes, moral, physique, psychologique, spirituel. Cette participation globale de l'individu à son traitement provoque de nombreuses réponses et résonances dans son organisme que nous allons tenter à présent de comprendre. Tout d'abord vient l'attention et l'intention qui mettent le patient dans un état de réceptivité, en attente de ses invités à l'intérieur de la maison. C'est ensuite le rôle du corps qui devient important. Effectivement, tout semble fonctionner comme si la maison était intelligente et fournissait aux invités le code d'accès de la porte d'entrée sans que le patient en soit d'abord conscient. Dans le corps les esprits des plantes vont se connecter à des mémoires engrammées somatiquement pour accéder à l'inconscient et ces schémas archétypiques. De la c'est d'abord en songes et par le rêve que les esprits vont délivrer leurs bienfaits d'abord au corps puis à la conscience réduite du rêveur sous forme de messages porteurs de sens. Dans notre vision métaphorique, la maison-corps fonctionne comme un système sachant qui accueille et reçoit les invités alors que le patient ne parle pas leur langue et ne les voit pas. Dans cette optique le corps est l'équivalent d'un docteur qui sait faire ce qu'il faut sans le mental et la conscience. Ce mode de pensée donne au patient une ouverture vers sa guérison et la rémission de la maladie en laissant la possibilité d'un espoir que l'on confie au savoir corporel. Le corps devient un allié à qui l'on reconnaît un savoir et à qui l'on confie l'accueil des invités. S'organise ensuite une véritable synchronisation par le sens des différentes sphères conscientes, corporelles, oniriques, et réelles. L'éruption de nombreuses synchronicités, dans la vie du patient font émerger à la conscience un univers interactif avec un être humain en résonance sans distinction de dedans et de dehors, de matière et de psyché, le tout étant organisé sur le sens. L'ensemble des événements synchronistique montre à la conscience du patient qu'il n'est pas seul, mais bien entouré d'alliés qui le guident et le persuadent vers sa guérison, entraînant des réponses neuro-immunitaires et organiques peut-être encore inconnues. Et ceci bien évidemment dans une logique d'alliance et d'appartenance qui génère le sentiment spirituel.

La métaphorisation des principes actifs des végétaux

La logique classificatrice des végétaux, qui est quasiment commune à tous les peuples de l'Amazonie, s'articule autour d'un système d'oppositions binaires. Les plantes sont classées selon des propriétés qualitatives : végétaux forts-faibles, chauds-froids, lents-rapides, doux-amèrs, odeurs fortes-faibles. Les qualités curatives des végétaux sont donc organisées selon ces critères qui sont le plus souvent appréhendés par des perceptions corporelles. L'action des plantes médicinales ou des plantes maîtresses, est perçue et observée par les organes des sens et par une attention accrue de la conscience sur le ressentir corporel. Ainsi, les principes actifs des plantes se trouvent jumelés à des perceptions internes de l'individu. Parmi les sens mis à contribution, il y a d'abord le goût avec le couple amer-doux, les plantes maîtresses ou psychoactives ayant pour la plupart un goût amer à l'inverse des plantes alimentaires. Viennent ensuite tout un ensemble de perceptions internes, sensation de chaleur attribuée aux végétaux chauds stimulateurs d'énergie (Sanango, Tabermaemontana sananho), sensation de froid chez les plantes qui font baisser la fièvre (Chancapiedra, Phyllanthius nirori), etc.
Des sensations d'accélérations internes, de fourmillements, des effets relaxants, des stimulations, etc…

Une communication plantes-corps

Tout semble suggérer un mode d'acquisition de la connaissance phytothérapeutique, très ancien qui ne s'adresse pas aux critères symboliques-logiques du mental et de l'intellect, mais à la sphère des perceptions et phénomènes corporels. Ainsi, il semble clair que c'est d'abord avec notre corps que les plantes ont réalisé de longue date une interface de communication biochimique en relation avec notre attention dirigée vers le corps. l'ensemble de ces perceptions génère implicitement tout un réseau de personnifications diverses qui se constellent dans l'inconscient générant les rêves contenant l'apparition onirique des mères des plantes. Ainsi, les sensations d'accélérations internes résonnent avec des images d'animaux rapides ou des couleurs vives, le tout selon une logique analogique consciente et inconsciente. Après l'absorption des remèdes, une relaxation couplée à un isolement dans un lieu obscur permet d'observer les yeux fermés tout un ensemble d'images hypnagogiques souvent en relation avec les plantes et leurs esprits.
Voici ci-dessous le récit d'une de mes expériences réalisée avec les écorces du chuchuhuasi :

Lundi 15 décembre 2003, il est 23 heures. Prise du chuchuhuasi dont les écorces ont préalablement macéré pendant un mois dans de l'alcool. Je filtre le breuvage afin d'en remplir le quart d'un petit verre. Le liquide rouge et translucide, son goût est amer et âcre. Quelques minutes plus tard je m'allonge dans l'obscurité et dirige mon attention sur mon corps.
Après une demi-heure, mes muscles semblent relaxés. Je sens alors dans ma mâchoire inférieure comme un courant électrique qui parcourt mon visage. La sensation semble se situer sous la peau. Parallèlement, des images hypnagogiques surviennent à ma conscience. Tout d'abord des formes rondes puis des silhouettes rondes, puis des visages qui apparaissent sous forme de petites explosions. La nuit qui suivit mon sommeil fut agitée car perturbée par la puissante énergie du breuvage. Je me suis souvenu à mon réveil d'un rêve avec un grand et gros personnage barbu qui me fait penser à un ogre ou un forestier.


Ce témoignage montre qu'avec une certaine attention il est possible de percevoir toutes ces métaphorisations des principes actifs des plantes. Il est particulièrement intéressant de savoir que le chuchuhuasi est un des arbres géants de la canopée ce qui pourrait expliquer ces formes toutes en volumes et les personnifications à l'apparence d'homme grand, gros et fort en relation avec la forêt.
Le système de classification indien des végétaux est réellement efficient, car il en est pour preuves les diverses analyses phytochimiques ayant été réalisées sur les plantes des curanderos.
Ces recherches récentes ont mis en évidence chez ces végétaux un nombre très important de principes actifs. Certaines de ces plantes, pour prendre une métaphore moderne sont de véritables usines phytochimiques pouvant couvrir un large spectre de pathologies.
Voici ci-dessous trois de ces analyses :

Analyses phytochimiques du Una de gato, du Chuchuhuasi, et de l'Anamu

Anamu (Petiveria alliacea) : Allatoin, Arborinol, iso Astilbin, Benzaldehyde, Benzoic-acid, Benzyl-2-hydroxy-5ethyl-trisulfide, Coumarin, Dibenzyl, Trisulfide, Engeletin, Friedelinol, Alpha, Isoarborinol, Isoarborinol-acetate, Isoarborinol-cinnamate, Isothiocyanates, Kno3, Leridal, Leridol, Leridol-5methyl Ether, Lignoceric Acid, Lignoceryl Alcohol, Lignoceryl Lignocerate, Linoleic Acid, Myricitrin, Nonadecanoic Acid, Oleic Acid, Palmitic Acid, Pinitol, Polyphenols, Proline,transn-methyl-4methoxy, Senfol, Sitosterol, beta, Stearic Acid, Tannins, Trithiolaniacine.

Chuchuhuasi (Maytenus krukovii) : 22-hydroxytingenone, 6-Benzoyl-6-deacetylmayteine, Catechin tannins, Maytansine, Mayteine, Maytenin, Mebeverine, Phenoldienones, Pristimeran, Proanthocyandins, Tingenone.

Una de Gato (Uncaria tomentosa) : 5alpha-carboxystrictosidine, Acetyluncaric-Acid, Adipic-Acid, Alloisopteropodine, Allopteropodine, Angustine, Campesterol, Carboxystrictosidine, Catechol, Catechin, DL-Catechol, Catechutannic Acid, Beta-sitosterol, Corynantheine, Clo 'noxeine, Dihydrocorynantheine, Dihydrocorynantheine-n-oxide, Dihydrogambirtannine, Ellagic Acid, L-Epicathechol, Epicathechin, Gallic-Acid, Hanadamine, Mrsutine, Hirsuteine, Hirsutine-N-Oxide, Hyperin, -Ajmalicine, Isocorynozeine, Isomitraphylline, Isopteropodine, Isorhyn-chophylline, Isorhynchophylline-N-Oxide, Isorotundifoline, Ketouncaric-Acid, Nfitraphylline, 1-Methoxyyohimbine, Oleanolic-acid, Ourouparin, Oxogambirtannine, Pteropodine, Quinovic-acid-3beta-o-(Beta-d-glucopyranosyl beta d-glucopyranosyl-ester, Quinovic-acid-3beta- o-beta-d-fucopyranoside, Quinovic-acid-3beta-o-beta-d-quinovopyranoside, Rhynchophylline, Rotundifoline, Speciophylline, Stigmasterol, Uncarine, Uncarine-f, Ursolic-acid

L'approche moderne de la pharmaceutique et de la phytothérapie semble trop restrictive. L'application de la méthode précédemment explicitée, devrait permettre de réaliser une nouvelle approche pharmaceutique. Il serait intéressant que des phytothérapeutes, des homéopathes, des naturopathes et des médecins traditionnels tentent d'appliquer ces exercices d'attention dirigé sur le corps et de métaphorisation des remèdes afin d'observer et de comparer les résultats avec des phytothérapies administrées selon une méthode traditionnelle. La sacralisation et la personnification des plantes à travers la notion d'esprits des végétaux devraient ouvrir de nouvelles voies. Cette nouvelle phytothérapie participative est intéressante à plusieurs niveaux, celui de la santé de l'individu, mais aussi en permettant de valoriser et de conserver les savoirs natifs, et à long terme de protéger ces plantes extraordinaires d'une disparition certaine générée par la déforestation massive de la forêt amazonienne. En valorisant ces plantes et ces thérapies indigènes auprès du grand public l'on pourrait réaliser avec les Indiens de véritables réserves forestières ou seraient cultivées de manière écologique et naturelle ces plantes maîtresses dans un écosystème sauvegardé. La conception d'un tel " capital vert " pourrait générer des emplois, une activité économique saine en partenariat avec les curanderos et les communautés indiennes (création de " laboratoires " autonomes de récolte et de conditionnement traditionnel des plantes), une nouvelle approche thérapeutique, et enfin une sauvegarde globale de l'écosystème de la forêt primaire.
Même si le projet peut paraître ambitieux, il n'est pas pour autant utopique. Certaines associations au Pérou, que nous saluons pour leurs actions, ont déjà mis en place à petite échelle un certain nombre de structures.

Toutes les plantes ont une mère

La croyance aux esprits des plantes n'est pas propre aux seules ethnies du bassin de l'Amazone.
Celle-ci se retrouve partout ou demeurent des populations natives en symbiose avec leur environnement. Cette conception des végétaux semble universelle, et tous les savoirs traditionnels décrivent ces entités. Les chamans Shipibo-conibo disent que toutes les plantes ont une mère, la phytothérapie participative pouvant donc être réalisée avec toutes les plantes médicinales connues. Il est pour exemple la sauge officinale qui bien connue dans nos régions pour ses qualités aromatiques représente pour les tribus Sioux la plus puissante des plantes maîtresses.
L'on pourrait donc en conclure que l'appréhension des esprits des végétaux s'appuie sur une logique cognitive métaphorique qui fait malheureusement défaut dans notre société dite moderne

(décembre 2003) Copyright © Romuald Leterrier






Riferimenti:

Ayahuasca SpiritQuest

JUNGLE REMEDIES - School of Chemistry, University of Bristol

SHANE France

collier2titre
Portal des Peuples Premiers Portale dei popoli primitivi, indigeni

AMETRA (Aplicación de la Medicina Tradicional)



Edited by fabrizio3 - 22/7/2011, 17:04
 
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view post Posted on 7/3/2012, 17:59
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Luz Pinon Blanco

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Onanya Joni - Shipibo Medicine


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Onanya Joni est l’association de deux apprentis de la médecine traditionnelle shipibo, Soi Behua et Sankan Usna.

Nous organisons des cérémonies dans le Sud de l’Europe tous les mois, en petits groupes, personnalisées. Consultez les prochaines dates pour vous inscrire.

Nous partons aussi en groupe deux fois par an, en Février et Novembre, au Centre Nihue Rao, de Ricardo Amaringo, où il est possible de choisir une plante maîtresse selon son intention de guérison et ouverture, en plus des cérémonies traditionnelles.



Edited by FabrizioOrsoBianco - 3/6/2016, 19:45
 
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view post Posted on 29/4/2012, 01:45
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Luz Pinon Blanco

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Trovare una cura attraverso una antica bevanda Amazzonica
Finding healing through an ancient Amazonian brew
By Chris Kilham, Published April 25, 2012, FoxNews.com

For several months each year, Dr. Joe Tafur works in a family medical clinic in Arizona, practicing conventional medicine. The rest of the year, he’s south of the border in Peru at Nihue Rao shamanic healing center, witnessing healings and advising people undergoing the use of plant medicines and shamanic ceremonies.

The medicine at Nihue Rao is an entirely different category of healing, coming from centuries of traditional native plant medicine and the ritual use of the psychoactive brew ayahuasca – a hallucinogenic potion made from two Amazonian rainforest plants.

At Nihue Rao outside of Iquitos, Peru, Tafur, Canadian artist Cvita Mamic, and shaman Ricardo Amaringo have joined forces to form a center based on a unique blend of native healing and visionary art. People travel from around the world to receive herbal therapies under the expert guidance of Amaringo, and to participate in ayahuasca ceremonies, in which conditions that often do not respond to conventional medicine are often healed and resolved.

“Many complex psychological and idiopathic conditions respond very well,” said Tafur, referring to conditions of seemingly unknown origins - including traumatic stress disorders, chronic coughs and other health problems for which modern medicine seems to have no effective solutions.

Tafur graduated from the University of California San Diego and finished up his family medicine studies at UCLA. Today, he is developing a medical education program at Nihue Rao that will bridge the world of conventional medicine with traditional healing knowledge.

Amaringo comes from a traditional background in shamanism. His father was a shaman, so he first experienced traditional ceremonies utilizing ayahuasca when he was young. Today he is widely regarded as a maestro shaman – a master of the ceremonial use of ayahuasca. The healing that occurs in ayahuasca ceremonies at Nihue Rao bears little resemblance to any conventional forms of medical practice, yet physicians worldwide are now studying the efficacy of this seemingly unorthodox modality.

One of the first cases that caught Tafur’s attention was that of a 64-year-old Vietnam War veteran who had been through a long line of treatments, including decades of drugs for depression and post traumatic stress disorder.

“It was a war zone around this guy,” Tafur said. “He had been through so much and had such a hard time for many years. The experience he had was visions of all these dark forms coming out of his body and tremendous detoxification from all the drugs he had taken. He was able to get off all the psychiatric drugs and got into an integrative therapy program at the University of Arizona. His anxiety, his depression, are over.”

As a result of the shamanic treatment, the veteran now lives a happier life.

An especially remarkable case of recovery concerned a French woman from a wealthy family, who was suffering from debilitating multiple sclerosis.

“She had a highly advanced form of MS, was blind in one eye, and was in a wheelchair,” Tafur said. “She underwent treatment with herbs and ayahusca, and went through a remarkable turnaround. Today she’s normal, and shows no signs of MS.”

Tafur has seen people with lingering depression, anxiety, skin disorders and other unexplained symptoms find resolution in the shamanic healing regimen offered by Amaringo. The shaman’s repertoire of herbs is an assortment of plants with which he has worked for decades. Daily use of medicinal plant preparations, in addition to participation in ayahuasca ceremonies, has proven a highly beneficial course of treatment for many disorders.

Native traditions, including India’s ayurveda, China’s Traditional Chinese Medicine, and Shamanic healing modalities from the Amazon, offer remedies and treatments that lie wholly outside of what is taught in modern medical schools. But often they can help in cases that otherwise do not respond to conventional treatment. Understanding these traditional forms of medicine can help physicians like Tafur to develop a more comprehensive approach to health care. Working together with Amaringo, Tafur is helping to chart a course that just might be the future of medicine.

For more information, see www.nihuerao.com.
 
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view post Posted on 2/9/2012, 14:15
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Luz Pinon Blanco

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Associazione Multidisciplinare per gli Studi Spichedelici


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PSYCHEDELIC SCIENCE 2013


Programma
Three Day Conference • 19, 20, 21 April 2013 • 9:00 am to 6:00 pm
Pre- and Post-Conference Workshops • 18, 22 April 2013
Holotropic Breathwork Workshop • 21, 22, 23 April 2013
Sunset Cruise on SF Bay • Jack London Square/Pier 40 • 19 April 2013 • 7:00 pm
Dinner & Performance • East Hall • 20 April 2013 • 7:00 pm
The Marketplace of Goods and Ideas • West Hall • 19, 20, 21 April 2013

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AYAHUASCA TRACK

Organized by Bia Labate
Moderated by Kenneth W. Tupper, Brian Anderson, and Anya Loizaga-Velder
. Brian Anderson, MSc, MD (C): Classifying Ayahuasca: The Role of Subjective Experience in Psychiatric Research with Psychedelics
. Dráulio Barros de Araujo, PhD: Linking Ayahuasca, Mental Imagery, and Internal Attention
. Paulo Barbosa, PhD: A Psychological and Neuropsychological Evaluation of Hoasca users within União do Vegetal in the USA
. Stephan Beyer, PhD, JD: Ayahuasca, the Scientific Paradigm and Shamanic Healing José Carlos Bouso (to be confirmed): Personality, Psychopathology, Life Attitudes and Neuropsychological Performance among Ritual Users of Ayahuasca: A Longitudinal Study
. Clancy Cavnar, PsyD: The Effects of Participation in Ayahuasca Rituals on Gay’s and Lesbian’s Self Perception Kevin Feeney, JD, and Beatriz Caiuby Labate, PhD: Transnationalism, Legal Pluralism and the Expansion of Ayahuasca Traditions
. Eduardo Gastelumendi, MD: A Psychoanalytic Perspective on Ayahuasca: Insight, Transitional Space, and Potential Side Effects Chris Kilham: Ayahuasca and Profound Healing
. Mitch Liester, MD and James Prickett, DO: Four Hypotheses Regarding Ayahuasca’s Mechanisms of Action in the Treatment of Addictions
. Anya Loizaga-Velder, PhD (C): The Therapeutic Potential of Ritual Ayahuasca Use for the Treatment of Substance Dependencies
. Philippe Lucas, MA and Rielle Capler, MHA: Ayahuasca-assisted Therapy in the Treatment of Addiction
. Gabor Mate, MD: Psychedelics in Unlocking the Unconscious: From Cancer to Addiction
. Dennis McKenna, PhD and Eduardo Luna, PhD: Ayahuasca Admixture Plants: An Uninvestigated Folk Pharmacopoeia. An Updated Review
. Ethan McIlhenny, PhD: Ayahuasca Characterization, Metabolism in Humans, and Relevance to Endogenous N,N-Dimethyltryptamines
. Jessica Nielson, PhD: Ayahuasca for PTSD: Integrating Psychedelic Therapeutic Strategies for Neurotrauma into a Bioinformatics Framework
. Sidarta Ribeiro, PhD: How Similar to Dreaming is the Ayahuasca Experience?
. Brian Rush, PhD: Evaluating the Therapeutic Potential of Ayahuasca for Substance Use Problems: What Can We Learn From Treatment Research Projects and Paradigms?
. Joe Tafur, MD: Integrating the Modern Practice of Traditional Ayahuasca Shamanism
. Luís Fernando Tófoli, MD, PhD: A Survey of Quality of Life and Antidepressant Use in Brazilian Members of the UDV
. Kenneth Tupper, PhD: The Economics of Ayahuasca
. Jan Weinhold, PhD: Santo Daime in Europe: Ritual Transfer and Cultural Translations






MAPS . Video

Audio and Video Archive

MAPS Podcasts

Educational Video: Psychedelic Crisis

This educational video produced by MAPS is a practical introduction to the principles of psychedelic therapy. This educational video teaches psychedelic drug users how to minimize psychological risks and explore the therapeutic applications of psychedelics. Narrated by Ingrid Pacey, Ph.D., the video demonstrates examples of when and how to help another person make the most out of a difficult experience with psychedelics.

A Practical Introduction to the Principles of Psychedelic Therapy

1) Create a safe space
2) Sitting, not guiding
3) Talk through, don't talk down
4) "Difficult" is not necessarily "bad."

Working with Difficult Psychedelic Experiences was originally produced for the curriculum of a church-based harm reduction drug education program for teenagers, but is intended as a tool for anyone who has ever used psychedelics, for anyone who might in the future, for anyone who knows someone who has ever used psychedelics, or for anyone who knows someone who might in the future. In other words, you!

Video in formato .mov : Parte 1, Parte 2, Parte 3



Edited by FabrizioOrsoBianco - 2/9/2012, 15:42
 
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view post Posted on 22/5/2013, 11:06
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Luz Pinon Blanco

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Ayahuasca 2

Edited by FabrizioOrsoBianco - 21/12/2016, 13:57
 
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view post Posted on 16/6/2014, 12:40
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Luz Pinon Blanco

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AYAHUASCA

AYAHUASCA
Guida alle Buone Pratiche
ICEERS

Questo documento è una raccolta di buone pratiche riguardanti l'uso dell'Ayahuasca, per
il beneficio di persone che organizzano e conducono sessioni di Ayahuasca. Può anche
essere utile per i partecipanti alle sessioni, che potranno così valutare la sicurezza e
responsabilità che viene offerta. È inteso come guida per l'attuazione di
adeguate misure di sicurezza per chi si avvicina all'Ayahuasca, ed è aperto a
contributi e suggerimenti per il miglioramento ([email protected]).

http://iceers.org/Documents_ICEERS_site/Sa..._ICEERS2014.pdf


::::


Risks & Exclusion Criteria
Physical risks

In medical terms, ayahuasca has few contraindications. Only if you have a serious cardiovascular disorder should you not take ayahuasca, as it slightly increases blood pressure. No alterations of liver function and other biochemical parameters have been observed after the administration of ayahuasca in the laboratory. Only a modulation of the immune system has been detected, but this is temporary and does not seem to have clear effects on health.

It is very important to consult with a physician if you are taking any medication chronically, or if you have to take medication during the days of the ayahuasca session. The use of antidepressants and other psychotropic drugs may be contraindicated for the use of ayahuasca, as well as the use of drugs metabolized by certain cytochromes. Not only psychotropic drugs may be contraindicated; so might any drug capable of interacting with MAO (as MAOIs: Monoamine oxidase inhibitors). The combined use of ayahuasca with drugs that use the same metabolic pathways can be dangerous. It is very important to consult a specialist.

If you have a chronic illness, it can be dangerous to stop taking the medication for some time with the intent to take ayahuasca. It is very important to consult a specialist. In any case, always carry the medication with you, even if you will only be away from home for a few hours. Ayahuasca sessions are often held in places that are far from urban centers which are sometimes difficult to access. If for any reason you cannot return home on time, not having your medication with you can become a problem.

Tyramine is a monoamine that is naturally present in some foods. Above all fermented products such as aged cheeses, soy sauce, wine or beer, and certain meats, nuts, etc., are rich in tyramine. On the Internet you can find lists of products that are rich in tyramine. Avoid combining foods with high concentrations of tyramine with ayahuasca, because it can cause hypertensive crisis with symptoms such as nausea, vomiting, sweating, increased heart rate, dilated pupils and, very infrequently, brain hemorrhage and death. In any case, the ayahuasca MAOIs disappear from the body very quickly, so it is unlikely that you will have poisoning if you take foods rich in tyramine before or after the session. Although it is very unlikely you would ingest such foods while under the influence of ayahuasca, we recommend you to not do this.

Although not very common, there are cases of people who faint during the experience. It is important to be aware that if a person gets up on a hard floor or with hard objects around, he/she can get hurt if he/she falls.
Psychological risks

If you have a history of psychiatric disorders such as schizophrenia, psychosis, personality disorders, or bipolar disorder, among others, taking ayahuasca involves a high risk, especially if your disorder is active. It is true that the use of medications for such conditions is not always satisfactory, but that does not mean that ‘alternative’ treatments are. If you are still convinced that you want to have an ayahuasca experience, it is very important that you openly discuss this with the facilitator of the session. Some people would refuse to admit you to their sessions if you tell them you have a history of mental disorders, and others might not. The important thing is not whether you are being admitted or not, but making sure the admission is not just for their personal profit and getting the assurance that, whatever happens, they will take care of you. There are people with histories of mental disorders that have done well after taking ayahuasca, but there are also others in which symptoms have re-emerged. It is therefore very important to take that risk into account, choose well with whom you are going to take ayahuasca, and to be sincere and honest about your medical history. The sincerity of the facilitator regarding your well-being is also very important. If you don’t perceive this sincerity, and this also counts for people without a history of mental disorders, it is wise not to take ayahuasca with this person.

The worst that can happen after taking ayahuasca is that the effects may prolonged after they should have begun to disappear. It may happen that the effects increase at the end of the session because you relax yourself, or after vomiting, but if they persist long after the session ends you should notify those responsible. There are techniques to help you get back to normal, but there are some cases where this does not work and medication or even continued treatment is required. These cases are very rare, but they exist and are documented in scientific literature. This may be because of a prior psychiatric condition, but there are some cases of seemingly psychologically healthy people who have gone through these experiences as well. These cases are very rare and symptoms may include paranoia, ideas of self-reference (“everyone talks about me”), delusions (ideas that are incoherent and absurd, even in that particular state of consciousness) or severe confusion. These symptoms are very different from episodes of fear or confusion that can occur under the effects of ayahuasca, which are transient, and often part of the experience.

www.iceers.org/interested-taking-ay...g=en#chapterTwo

Edited by FabrizioOrsoBianco - 25/11/2016, 00:06
 
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view post Posted on 16/6/2014, 12:59
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Ayahuasca 3

Edited by FabrizioOrsoBianco - 21/12/2016, 14:06
 
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view post Posted on 17/6/2014, 16:12
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Luz Pinon Blanco

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El color de la Ayahuasca
Il colore dell'Ayahuasca

Racconta l'antropologo colombiano Luis Eduardo Luna, direttore di Wasiwaska (Centro di Ricerca per lo Studio delle Piante psyco integrative, arti Visionarie e coscienza), che già nel '82 andò a visitare l'Amazzonia peruviana al fine di incontrare Don Emilio Andrade Gomez , un vecchio sciamano che abitava sulle rive del grande fiume, esperto della pianta ayahuasca. La sua conoscenza di questo vegetale allucinogeno (una pianta maestra -un dottore- per la cultura nativa), gli servì per sviluppare la sua tesi su questa sostanza naturale (vegetalismo. Sciamanesimo Tra i meticci della Popolazione dell'Amazzonia peruviana, 1986) e per girare il documentario Don Emilio e le loro giovani medici "Don Emilio y sus pequeños doctores".

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8 replies since 23/4/2008, 22:08   11321 views
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