AIDS Sindrome da Immunodeficienza Acquisita. HIV un virus che non esiste, Sapere e Curarsi

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view post Posted on 4/6/2008, 15:39
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Luz Pinon Blanco

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Caro malato di AIDS o siero positivo, l'HIV non esiste.


La storia dell'AIDS e' lastricata di dolore e sofferenza, nonche' di morte. La ricerca del virus HIV invece, e' lastricata di molti 1000000 di dollari, di medicinali quasi inutili, di grosse bugie e di corruzione.
Osare affermare che l'HIV esiste quando non esiste nessuna ricerca che comprovi l'isolamento di questo sfuggevole virus, equivale a dire che esistono gli asini che volano, ma nessuno li puo' vedere!

L'HIV non esiste, ma esistono molte malattie del sistema immunitario ben conosciute e curabili che per lucro, sono state assegnate all'acronimo AIDS. Nello specifico sono malattie provocate da abuso di droghe, di alcool, da nutrizione carente, da inquinamento ambientale, alimentare, da stress emotivo, da tutte quelle condizioni di vita che favoriscono l'abbassamento delle difese immunitarie, non per ultimo dalle credenze sabotanti che possiamo avere, per esempio credere di essere una vittima di una situazione, di una persona... il cosidetto "buttarsi giu'". Quello che crediamo su di noi, si riflette nel corpo prima o dopo.

Queste malattie da Immunodeficienza "immunodeficiency", si curano con metodi a volte semplici, a volte piu' articolati a seconda dei casi. Ma si curano anzitutto con una vita piu' calma, togliendo le droghe, mangiando regolarmente frutta e verdure, vedi terapia Gerson, o 40 anni di ricerca del Dr. T. Colin Campbell (The Cina Study), facendo attivita' fisica moderata, seguendo cure antibiotiche con erbe se necessario, ripulendo il corpo dai parassiti, batteri, virus, micosi, candida, ecc, tutte terapie poco costose e piu' naturali.

E quando sarete guariti ....


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Video



Peter Duesberg . Scientific Papers

Paper denying HIV–AIDS link secures publication

Ital J Anat Embryol. 2011;116(2):73-92.
AIDS since 1984: no evidence for a new, viral epidemic--not even in Africa.
AIDS dal 1984: nessuna evidenza per una nuova epidemia virale, nemmeno in Africa.

Duesberg PH1, Mandrioli D, McCormack A, Nicholson JM, Rasnick D, Fiala C, Koehnlein C, Bauer HH, Ruggiero M.


Estratto:
Fin dal momento della scoperta del putativo virus dell'AIDS nel 1984 e di milioni di portatori asintomatici negli anni successivi, nessuna epidemia generale di AIDS si è verificato dal 2011. Nel 2008, tuttavia, è stato proposto che tra il 2000 e il 2005 il nuovo virus dell'AIDS, ora chiamato HIV, aveva ucciso 1,8 milioni di sudafricani, a una velocità costante di 300.000 all'anno e che i farmaci anti-HIV avrebbero potuto salvare 330.000 di quelli.
Qui analizziamo queste affermazioni, in vista dei paradossi che l'HIV causerebbe un'epidemia generale in Africa, ma non in altri continenti, e un costante, piuttosto che una epidemia dal grafico classico a forma di campana, come tutti gli altri nuovi virus patogeni. Sorprendentemente, abbiamo trovato che al Sud Africa è stato attribuito solo circa 10.000 morti l'anno per l'HIV tra il 2000 e il 2005 e che la popolazione sudafricana era aumentata di 3 milioni tra il 2000 e il 2005 ad un tasso costante di 500.000 all'anno.
Questo guadagno era parte di una traiettoria di crescita monotona che va da 29 milioni nel 1980 a 49 milioni del 2008. Nello stesso tempo in Uganda sono aumentati da 12 a 31 milioni, e l'Africa sub-sahariana, nel suo complesso, ha raddoppiato da 400 a 800 milioni, nonostante la forte prevalenza di HIV.
Si deduce, da questa evidenza demografica, che l'HIV non è un nuovo virus killer. Sulla base di una revisione della conosciuta tossicità di noti farmaci antiretrovirali, ci piace richiamare l'attenzione degli scienziati, che lavorano nel campo della medicina clinica e di base, inclusi embriologi, della necessità di ripensare il rapporto rischio-beneficio dei farmaci antiretrovirali per le donne incinte , neonati e tutti gli altri che portano gli anticorpi anti HIV.










La ciencia del pánico
Un documentario di Isabel Otaduy e Patrizia Monzani
Producción Independiente 2011

Video
Versione titolata in Italiano
HIV INFORMA. 'La Scienza del Panico' Quello che non ti hanno detto sull'aids...


E' del tutto possibile, cosi' come i fatti hanno rivelato in questo documentario, che sul tema dell'AIDS vi sia una truffa colossale: il silenzio, la censura a cui sono obbligati gli scienziati dissidenti, anche i Premi Nobel; la mancanza di prove attendibili sul rapporto HIV-AIDS; test dai risultati equivoci, le origini dell' AZT e dei suoi terribili effetti collaterali; i rari casi di tanti sopravvissuti a lungo termine che non prendono farmaci, le coppie siero discordanti che non si sono infettati, i neonati che rendono negativo il virus o sono nati senza di esso. Gli effetti collaterali di farmaci contro l'AIDS che vengono prescritti oggi, causano malattie piu' gravi dell'azione presunta del virus stesso.

Non sara' che c'e' un'interesse nel non trovare una cura dell'AIDS? Dopo quasi 30 anni di ricerca e milioni di dollari investiti, hanno trasformato l'AIDS in una malattia cronica che causa la dipendenza da farmaci a migliaia di persone, con un conseguente aumento dei profitti dell'industria che guida HIV.
Molti scienziati e personalità dissidenti, dicono che l'AIDS ha un'origine tossica causata da droghe e cattive condizioni di vita. In Africa si da' il nome AIDS a malattie endemiche della povertà: la tubercolosi, micosi, polmonite ... Peter Duesberg sostiene che l'origine occidentale dell'AIDS, è nella piaga degli psicotropici con cui l'umanità vive dagli anni 70, e l'abuso indiscriminato di tutti i tipi di farmaci per superare gli effetti collaterali del consumo di droghe ricreative, la cattiva condotta di vita, più altre condizioni immunosoppressive.


Protagonisti intervistati: Anthony Brink, Etienne de Harven, Peter Duesberg, Raul Ehrichs de Palma, Alfredo Embid, Manuel Garrido Sotelo, Roberto Giraldo, Miguel Jara, Anthony Brink, Isabel Otaduy Sömme, Maria Papagiannidou Saint-Pierre, Janine Roberts, Marco Ruggiero, Juliane Sacher, Liam Scheff





Settembre 2011

Video

Gli Imperatori del Nuovo Virus? - Un'Analisi dell'Evidenza per l'Esistenza dell'HIV (documentario) 1h 36'
The Emperors New Virus? - An Analysis of the Evidence for the Existence of HIV (Documentary)
Versione titolata in Italiano: House of numbers - Epidemiologia e Aids - EN.ITA. Traduzione TraduTOR (Teatrofficina refugio, Livorno)

Commentario al documentario del 2011, The Emperor's New Virus? (ENV) 1 (Inglese).pdf di The Perth Group . (Spagnolo).pdf
Commentary on the 2011 documentary, The Emperor's New Virus? (ENV) 1 - By The Perth Group

PREFAZIONE
Lo scopo di questo documento è quello di spiegare ed ampliare le informazioni presentate nel video di Brent Leung The Emperor’s New Virus? Il video ed i commenti sono lunghi, perché, con una ricerca su PubMed [HIV AND (isolation OR detection)] si raggiungono piu' di 25.000 documenti, sfidando la teoria sull'HIV che l'AIDS non può essere limitato ad alcuni paragrafi. In alcuni luoghi il commentario parte dall'ordine del video ma, include la maggior parte del materiale che Leung presenta. Si spera che il video, completato con questo materiale, offrirà ai lettori e osservatori un apprezzamento dell'interpretazione del Gruppo di Perth dei dati scientifici: Così lontani, i dati scientifici non provano l'esistenza di un unico retrovirus dell' HIV. Non ci può essere nessuna teoria dell' HIV sull'AIDS senza l'HIV. L' HIV rimane il più grande impedimento alla risoluzione del problema dell'AIDS.


Scientific Response to House of Numbers (House of Number):
. Quanto e' accurata la Trascrizione Inversa nel processo di Purificazione e Isolamento dell'HIV?
. Le Vere risposte alle Domande Fasulle nel "House of Numbers" - Di Jeanne Bergman
. Risposte scientifiche a Jeanne Bergman basate sull'evidenza - Di The Perth Group
. Le bugie di HoN riguardo le cellule T.pdf - Di Jeanne Bergman
. Risposta a Jeanne Bergman 'Le bugie di HoN riguardo le cellule T'.pdf - Di The Perth Group
. Asserzioni del Professore Niel Constantine e del Professore Robin Weiss sul Travisamento delle loro Interviste in "House of Numbers.".pdf
. Interviste inedite di House of Numbers con il Prof. Niel Constantine e del Prof. Robin Weiss.video
. Risposta alle affermazioni di Montaigner su NEXUS Magazine.pdf - Di The Perth Group
. La scienza ha davvero Curato Il primo caso di HIV (aka AIDS)? - Di Brent Leung

Edited by FabrizioOrsoBianco - 16/7/2014, 17:48
 
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view post Posted on 19/2/2009, 13:47
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Luz Pinon Blanco

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La verità sul virus HIV e l'AIDS
Del Dott. Nacci Giuseppe



Per anni ci hanno raccontato che l'AIDS è causato dal virus HIV, ma è vero? Quello che state per leggere ha dell'incredibile, ma come per il cancro ci sono interessi incalcolabili, anche per l'affare AIDS c'è una truffa mostruosa e criminale.
Affidabilità dei test HIV

I test dell'Aids (Elisa e Westernblot) hanno un'attendibilità ridicola.
Uno studio fatto su 89.547 persone sane, in 26 ospedali americani, ha dimostrato che una percentuale del 21,7% dei maschi e il 7,8% delle femmine risultò comunque positiva ai test HIV. Questo significa che se siete un maschio sano avete una probabilità del 22% di risultare comunque sieropositivo al virus HIV!
Esistono più di 60 fattori diversi che possono dare dei falsi positivi. Si può risultare positivi al Westernblot e negativi all'Elisa, o viceversa.
L'interpretazione dei risultati varia da paese a paese, i parametri USA sono molto diversi da quelli europei, che a loro volta sono diversi da quelli dell'Africa. La probabilità di risultare positivi a un test fatto in Africa è 3-4 volte più alta rispetto allo stesso identico test fatto in Australia! Questo perchè pur davanti allo stesso dato oggettivo cambia l'interpretazione del paese e del medico!
I risultati variano da laboratorio a laboratorio. Un documentario della BBC mostrò che lo stesso campione di sangue fornito da un volontario sano, analizzato in 5 laboratori diversi, risultò positivo 3 volte e negativo 2 volte, nell'arco di un mese.

L'infetto da HIV si ammala sempre di AIDS ?

NO! La grandissima parte dei sieropositivi può vivere una vita assolutamente normale per decine di anni senza mai riscontrare alcun sintomo di malattia, soltanto una piccolissima percentuale dei cosiddetti "infetti" si ammala. Il fatto che milioni di persone abbiano contratto l'HIV alla nascita eppure siano adulti sani è molto significativo.
NON TUTTI I MALATI DI AIDS HANNO IL VIRUS HIV !

Ci sono più di 5000 casi registrati di AIDS sieronegativi (cioè presentano i sintomi dell'AIDS ma non vi è traccia di virus HIV !!!).
Una peculiarità delle malattie infettive virali è che hanno una causa unica (il virus), e ovviamente non possono verificarsi in sua assenza. Così non c'è varicella senza il virus della varicella, non c'è morbillo senza il virus del morbillo e così via. Di conseguenza in teoria non potrebbe esistere AIDS senza la presenza nel sangue del cosiddetto retrovirus HIV, se fosse la sua causa. Eppure esiste... E' la conferma scientifica inconfutabile che il virus HIV non è la causa dell'AIDS !
L'AIDS NON E' UNA MALATTIA. COME AVVIENE LA DIAGNOSI

AIDS significa "Sindrome da Immuno-Deficienza Acquisita", ossia il sistema immunitario è compromesso, cioè insufficiente a contrastare le malattie. Di fatto AIDS è il nuovo nome che è stato dato ad un insieme di malattie comuni già note da tempo, tra cui micosi, herpes, diarrea, alcune polmoniti, salmonella, tubercolosi, ecc.. Questa lista aumenta sempre più, al momento comprende ben 29 diverse malattie. Tutte già note da prima.
La differenza sta solo nel test HIV.
Ad esempio: se una persona ha la tubercolosi e risulta positiva al test allora "ha l'AIDS". Se invece ha la tubercolosi ed il test è negativo, allora... ha "soltanto la tubercolosi". E' addirittura possibile che venga definito malato di Aids chi non ha nemmeno l'immunodepressione (cioè il sistema immunitario carente), se però risulta positivo al test del virus!
La definizione di AIDS ha subito varie revisioni, aumentando la lista delle malattie. Nel 1993 addirittura si decise di includere tra i "malati" di AIDS anche chi aveva un numero di linfociti T inferiore a 200 (anche se perfettamente sano).
La definizione di AIDS è molto diversa da paese a paese. USA, Europa, Australia, Africa hanno tutti una definizione diversa. Ad esempio in Africa non è richiesto neppure il test HIV (troppo costoso), è sufficiente che un paziente presenti 3 sintomi clinici (perdita di peso, febbre e tosse) più un sintomo minore (è sufficiente un prurito generalizzato) per poterlo dichiarare affetto da AIDS!

IL VIRUS HIV NON E' LA CAUSA DELL'AIDS

Come abbiamo visto, l'AIDS è una condizione del sistema immunitario per cui esso è incapace di contrastare le malattie, il malato diventa quindi vulnerabile perchè non ha difese immunitarie sufficienti e si ammala di altre malattie. Visto che esistono malati di AIDS che non hanno il virus HIV, si può escludere con assoluta certezza che il virus sia la causa dell'AIDS. Il retrovirus HIV è assolutamente innocuo, come tutti i retrovirus (come quelli del raffreddore, della tosse) è facile da prendere, ma è innocuo. La correlazione HIV = AIDS è basata su una truffa dell'inventore del test HIV, ma non c'è alcuna prova che il virus HIV causi l'AIDS. E' naturale invece che chi è malato di AIDS, cioè chi è senza difese immunitarie, si becchi anche il retrovirus dell'HIV, tra tutti gli altri virus e infezioni batteriche, ma questo è una normale e ovvia conseguenza di non avere difese immunitarie, non è la causa. Tanto è vero che chi ha il virus HIV, cioè è sieropositivo al test, non si ammala di AIDS (a meno di non fare la chemioterapia AZT, la quale causa sicuramente l'AIDS poichè distrugge le difese). L'errore fatale è quindi che una volta che una persona risulta positiva al test HIV, convinta dai medici, inizia la chemioterapia devastante, e poi è logico che distruggendo il sistema immunitario venga la malattia dell'AIDS.
MA L'AIDS E' DAVVERO CONTAGIOSO ?

"Basta un solo rapporto!". Per anni questo è stato il terribile ammonimento dei media.
Dieci anni di studi sulla trasmissibilità sessuale del virus HIV ha stabilito che la trasmissione da maschio a femmina è estremamente bassa, approssimativamente lo 0.0009 per contatto sessuale, e addirittura 8 volte minore da femmina a maschio. Questo significa che una femmina dovrebbe avere 800 rapporti sessuali (o 6400 se maschio) per raggiungere il 50% di probabilità di infezione del virus.

Il Dott. Kary Mullis (Nobel nel 1993) ha verificato che non esiste un solo documento scientifico ufficiale che provi che il virus HIV causi l'AIDS.

Neppure l'ideatore della tesi HIV = AIDS, il Dott. Robert Gallo, diventato miliardario grazie al brevetto sul test HIV, e condannato per truffa, ha mai saputo fornire delle prove. Non c'è neanche un caso nella letteratura scientifica di un operatore sanitario che abbia mai contratto l'AIDS da un malato.
L'eminente virologo Peter Duesberg (uno dei più esperti del mondo sull'AIDS) è assolutamente convinto che l'AIDS non sia affatto contagioso. Il virus HIV si può contagiare, ma è innocuo e non è la causa dell'AIDS. L'AIDS non si contagia perchè non è causato dal virus.

Immaginate quindi un povero malcapitato che faccia il test, magari per "sentirsi più sicuro", e risulti positivo! Come abbiamo visto, a seconda del paese, a seconda del laborario, a seconda se è maschio o femmina, può avere anche 1 possibilità su 3 di risultare comunque infetto. Già la semplice comunicazione provoca un grave trauma psicologico che sconvolge l'intera vita del "malato". Alcuni si sono anche suicidati non appena hanno appreso il risultato del test. Viene ovviamente spinto dai medici ad intraprendere una chemioterapia con AZT o altri veleni per topi.
CHEMIOTERAPIA AZT PER CURARE L'AIDS

Grazie al terrore creato intorno alla malattia sin dal suo apparire, è stato possibile far accettare la somministrazione di farmaci altamente tossici, che hanno portato benefici solo alle multinazionali che li producono. Nessuno dei sieropositivi rimasti sani per molti anni ha assunto questi farmaci (se non per sospenderli subito), mentre chi li ha presi per lunghi periodi sta malissimo o è morto. Il famoso cestista Magic Johnson, e molti altri come lui che hanno rifiutato di curarsi con l'AZT, sta benone, nonostante sia stato dato per spacciato vari anni fa.
L'AZT data la sua elevatissima tossicità è impiegato come veleno per topi! Ben 6 studi indipendenti hanno provato una tossicità del farmaco 1000 volte superiore a quella dichiarata dalla Wellcome, la società che lo produce.
Il più grande studio mai effettuato sull'AZT ha dimostrato inequivocabilmente che tra i pazienti trattati non si verificava nessun beneficio, ed anzi si constatava un numero maggiore di decessi rispetto ai pazienti non trattati.

Tra le conseguenza della somministrazione di AZT ci sono: distruzione del sistema immunitario, distruzione del midollo osseo, distruzione dei tessuti e della flora batterica intestinale, linfoma, atrofia dei muscoli, danni al fegato, al pancreas, alla pelle e al sistema nervoso. Se una persona sana venisse sottoposta ad un trattamento continuativo con AZT in pochi mesi subirebbe effetti devastanti, simili a quelli dell'AIDS conclamato, fino ad arrivare ad un tasso di mortalità prossimo al 100%. La Wellcome (casa farmaceutica produttrice dell'AZT) ne ha venduto centinaia di tonnellate ed il suo profitto cresce in maniera esponenziale di anno in anno.
Il dott. David Rasnik, che ha ideato gli inibitori della proteasi, un altro tipo di chemioterapia, sostiene che ci sono forti dubbi sull'efficacia clinica di tali farmaci.

Per evitare questi effetti devastanti, in tempi più recenti si è suggerito di utilizzare l'azione combinata di più farmaci a dosaggi più bassi (il cocktail HAART). Questo ha portato ad ampliare in maniera considerevole il numero dei pazienti, o dei cosiddetti "malati asintomatici" che possono essere a lungo sottoposti a tali "terapie". Con vantaggi evidenti per le case farmaceutiche che invece di farsi concorrenza possono spartirsi una torta ancora più grande, coinvolgendo nel trattamento anche persone che stanno benissimo.

BARARE SULLE STATISTICHE

Come mai allora tutti i mezzi di informazione continuano a diffondere statistiche sempre più allarmanti? E' possibile solo a patto di barare sui dati reali, ampliando artificiosamente la definizione di AIDS in modo da ricomprendere sempre più malattie comuni o sintomi clinici o rendendo l'interpretazione dei risultati del test molto più "elastica".
Infine dando stime invece che dati reali. Dei 40 milioni di malati di AIDS stimati, ossia calcolati, quelli reali sono poche migliaia all'anno.
Ma abbiamo visto anche con quanta "leggerezza" un individuo viene dichiarato "malato di AIDS" !

In Africa si continua a morire per gli stessi tragici motivi per cui si muore da sempre. Soltanto che ora la maggior parte di questi decessi sono rubricati come AIDS.
In Africa, politici e operatori sanitari hanno tutto l'interesse a gonfiare i dati per il semplice fatto che, per chi si occupa di Aids, sono disponibili enormi fondi internazionali.
Ad esempio per la malaria muoiono ogni anno 1 milione di persone, 15-20 volte più che per l'AIDS, ma i fondi stanziati per l'AIDS sono 100 volte superiori a quelli per la malaria.
La truffa della Ricerca per l'AIDS

Di fatto i miliardi donati alla "Ricerca per l'AIDS" finiscono per arricchire le 7 multinazionali farmaceutiche che hanno il monopolio per produrre tonnellate di chemioterapici mortali. Le associazioni per la lotta all'AIDS sono sponsorizzate da tali multinazionali.


Non date soldi per la Ricerca per l'AIDS perchè sono usati per uccidere le persone !


fonti e approfondimenti:

pensierolaterale.blog.com//Aids
www.ilvirusinventato.it
www.oikos.org/aids/it
Controinformazione AIDS
Vero significato del test HIV
Virus HIV AIDS (Documento Acrobat PDF)
AIDS, tutto quello che non vi hanno mai detto
www.leadershipmedica.com/...
www.newmediaexplorer.org/ivaningrilli


Cura Aloe Arborescens AIDS




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Diventa Medico di Te Stesso
Dott. Giuseppe Nacci

Come rafforzare il proprio sistema immunitario, quali cibi mangiare e quali invece evitare, imparare a leggere le etichette apposte sugli alimenti, porre la propria attenzione sulla provenienza dei cibi, imparare a difendersi dalla malattie: sono questi alcuni dei temi trattati dall'Autore in questo suo lavoro.

Un volume dedicato a quanti vogliano aapprofondire l’argomento salute, ponendosi l’Autore l’obbiettivo di fornire una guida alla conoscenza di quelli che sono gli elementi necessari all’organismo perché possa mantenersi in perfetta efficienza, ma una volume utile anche ai medici di base ed agli operatori sanitari, che debbono confrontarsi ogni giorno con i loro pazienti e con le loro rispettive patologie.

Le conclusioni, cui l’Autore perviene, sono il frutto di anni di ricerca e di studio basato non solo su migliaia di studi scientifici – condotti, a livello mondiale e sin dall’inizio del XX secolo, da ricercatori di fama internazionale –, ma anche sui risultati di attente ricerche svolte in campo farmaceutico ed erboristico: l’Autore, puntuale nell’osservare finanche i rimedi utilizzati nelle tradizioni popolari di diverse culture – orientali ed occidentali –, si è prefissato lo scopo di cogliere quegli elementi d’unione tra scienza medica e medicina popolare che possano rappresentare una base dalla quale muovere al fine di ottenere un rimedio efficace anche contro il cancro.


Edited by FabrizioOrsoBianco - 23/7/2014, 19:01
 
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view post Posted on 2/4/2010, 00:30
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Luz Pinon Blanco

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HOUSE OF NUMBER
In House of Numbers: Anatomy of an Epidemic, an AIDS film like no other, the HIV/AIDS story is being rewritten. This is the first film to present the uncensored POVs of virtually all the major players; in their own settings, in their own words. It rocks the foundation upon which all conventional wisdom regarding HIV/AIDS is based. House of Numbers could well be the opening volley in a battle to bring sanity and clarity to an epidemic gone awry.

"Leung manages to present a barrage of intriguing theories debunking our generally accepted beliefs... There's no denying, however, the value of exploring such game-changing topics as how HIV-infection numbers are cooked for monetary and political gain; how the effects of global poverty may have led to so many AIDS-related deaths; how such widely used AIDS drugs as AZT have, themselves, often proved fatal; and whether HIV really exists."
... Gary Goldstein, Los Angeles Times





Le importanti dichiarazioni del (contestato) premio Nobel Luc Montagnier. (Scienza e Spirito)


Luc Montagnier è lo scienziato che, nel 1983, ha dichiarato di aver scoperto il retrovirus HIV ritenuto essere responsabile della sindrome AIDS. Per tale motivo gli è stato assegnato nel 2008 il premio Nobel per la medicina. Nel corso di questi venticinque anni la sua scoperta è stata ampliamente contestata da numerosi altri scienziati tra i quali Peter Duesberg, il massimo virologo esistente, autore del libro “Aids: il virus inventato”, Kary Mullis, premio Nobel 1993, Papadopulos. Turner, Papadimitriou, scienziati australianì, Heinz Ranger, premio Koch nel 1978, Alfred Hassig, professore di immunologia all’università di Berna, De Marchi e Franchi autori del libro “Aids la grande truffa” e tanti altri tra i quali spicca Stefan Lanka. Lanka venne accusato di 14 omicidi e di cinquecento tentati omicidi per aver affermato che, non essendo riuscito ad isolare il retrovirus Hiv, dichiarava ufficialmente errate le scoperte di Montagnier. Subì un processo penale ma fu assolto perché non si trovò alcun scienziato disposto a giurare di aver isolato tale retrovirus (sentenza del Tribunale di Gottingen del 24/2/97). Naturalmente i media non ne hanno mai fatto menzione.

Nel frattempo Montagnier ha però riscontrato che sempre più persone, pur avendo avuto diagnostica di sieropositività , non hanno sviluppato la sindrome dell’Aids e , pertanto, afferma:

“…..alcuni individui si infettano (Hiv) ma non sviluppano la malattia (dell’aids) e mantengono spontaneamente sotto controllo la replicazione del virus: Questi individui vengono chiamati èlite proprio perché il loro sistema immunitario ha trovato il sistema giusto per bloccare il virus. La nostra speranza sta nello studio di questi individui (pag. 9 Nova “Il sole24 ore” – 11 dicembre 2008)

“…..test genetici possono rilevare fattori ossidativi………..lo stress ossidativo può creare una mutazione del DNA ed è sovente correlato anche allo stress psicologico…………Mens sana in corpore sano ……bisogna convincere medici e politici…..) (trasmissione televisiva “Che tempo che fa” Rai 3 – 1 febbraio 2009)

“L’aids non porta necessariamente alla morte, specialmente se si eliminano i co-fattori che supportano la malattia. E’ molto importante dare a questi co-fattori lo stesso peso che diamo all’hiv: I FATTORI PSICOLOGICI SONO DI VITALE IMPORTANZA PER SOSTENERE IL SISTEMA IMMUNITARIO. E se si elimina questo sostegno, DICENDO A CHI E’ MALATO CHE E’ CONDANNATO A MORIRE, BASTERANNO QUESTE PAROLE A CONDANNARLO” ( riportato su Wikipedia).
servizio a cura di Paola Botta Beltramo


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Aprile 2009

Video
Scioccante estratto di un documentario "House of Numbers", Brent Leung rivela la verità circa l'AIDS, come detto dal dottor Luc Montagnier. L'AIDS può essere fatto regredire. La nutrizione è la risposta. Ascoltatela direttamente dal co scopritore del virus HIV. ( NaturalNews.com )

Intervista integrale del Direttore Brent Leung al Prof. Luc Montagnier's nel documentario House of Number (NaturalNews.com) 1h 2'
Prof. Luc Montagnier's Extended House of Numbers Interview with Director Brent Leung
Video su Luc Montagnier (NaturalNews.com)


Montagnier : Possiamo essere esposti all’Hiv molte volte senza essere cronologicamente infettati; il nostro sistema immunitario può far fronte al virus entro poche settimane se si ha un buon sistema immunitario!

Domanda: Se si ha un buon sistema immunitario non c’è pericolo di ammalarsi?
Montagnier: Sì!

Domanda: Anche gli africani se hanno un buon sistema immunitario possono evitare il contagio?
Montagnier: Sì lo penso. E’ una conoscenza importante che è completamente trascurata. La gente pensa sempre a droghe o vaccini!

Domanda: Succede per denaro?
Montagnier: Sì è per profitto!






Virus - L'invenzione della realtà. Il caso A.I.D.S. - DVD

In allegato il libretto "Virus, le perversioni della medicina dell'AIDS di Heirich Kremer - la posizione di uno dei più noti fra gli scienziati critici della teoria retrovirale dell'AIDS.
“… E se l’Aids non fosse la peste, ma il più grande business del secolo scorso? Ad instillare il dubbio, in occasione della Giornata Mondiale dell’Aids, arriva uno spettacolo teatrale: «Virus, l’invenzione della realtà. L’Affare Aids» (protagonista Alessandro Pozzetti per la regia di Domenico Ferrari: i due ne sono anche gli autori) in scena a Milano al teatro Verdi sabato e domenica.”


La bugia sull'HIV e' finita !!!




Se vogliamo possiamo chiamarla tortura e genocidio di massa lucrativo, un reato punibile con la morte in alcuni stati del mondo.

Immaginate un medico compiacente o piu' spesso ignorante, che vi dice che avete l'AIDS e dovete seguire cure rigorose e non fare sesso, ecc. Che razza di medici vengono addestrati nelle universita ?

Sappiate che la maggior parte dei medici fa' il suo lavoro con la convinzione e la volonta' di essere utile alla vita altrui, non si sognerebbe mai di fare del male a nessuno. La maggior parte dei medici viene traviata con false o incomplete informazioni, in buona fede seguono i protocolli di cura, che negli ospedali sono legge.

Il test dell'HIV era ed e' fallace, perche' testa una proteina H24 che e' presente in molte malattie infettive anche lievi. E gli altri test aggiunti in seguito per mirare meglio il tiro, fanno acqua lo stesso.
Chiedete al vostro avvocato, se lo avete, di chiedere una verifica della presenza del virus HIV, non con i soliti test, ma con una procedura di laboratorio che isoli il virus e ne faccia una mappatura proteica e del suo DNA. Vedrete che nessun laboratorio e' in grado, o non vorranno, farvi questa ricerca nel vostro sangue infetto da HIV, perche' non riusciranno a trovare le ricerche sull'isolamento del virus HIV e non troveranno nessun virus dell'HIV.

E nel caso vi facciano presente che esiste una vasta gamma di ricerche che lo comprovano, voi gli potete rispondere: Mi curero' con cure alternative, poi rifaro' il test, cosi' capiro' quanti pochi soldi ci vogliono per debellare questo presunto virus HIV.





Link WEB
www.virusmyth.net

www.duesberg.com

www.aidsmyth.com

www.aliveandwell.org

www.rethinkingaids.com

www.healtoronto.com



Edited by FabrizioOrsoBianco - 23/7/2014, 18:31
 
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view post Posted on 7/5/2010, 08:42
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Luz Pinon Blanco

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Curatevi se volete vivere una vita degna, non avete l'HIV perche' non esiste, avete solo malattie del sistema immunitario che con metodi antichi e nuove terapie si curano senza troppi problemi. L'unico problema e' andare oltre le proprie convinzioni, oltre quello che ci e' stato insegnato con tanto rumore mediatico e tanti soldi.

La verita' e' dietro l'angolo, cosi' come la vostra Liberta' !

hulda_clark
Hulda Regehr Clark

Metodo Clark per l'HIV/AIDS . By Dr. Clark Information Center

The Cure For HIV And Aids

cure-for-hiv-and-aids-dr-hulda-clark-FULL

Libri della Dr. Hulda Regehr Clark . by New Century Press
Libri della Dr. Hulda Regehr Clark . Macroedizioni



Edited by FabrizioOrsoBianco - 16/7/2014, 16:27
 
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view post Posted on 4/7/2010, 12:26
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Luz Pinon Blanco

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88-6073-461 . duesberg3

Aids il virus inventato - Peter Duesberg
Visualizza su Google Books: Aids il virus inventato - Peter Duesberg

Prefazione del Premio Nobel Kary B. Mullis
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Kary Mullis - Controversies AIDS Denialism. Kary Mullis - Wikipedia

Kary Mullis . Controversie e negazionismo sull'AIDS

Mullis ha anche tracciato la controversia per la sua associazione con il prominente negazionista Peter Duesberg ed il suo rifiuto dell'evidenza che l'HIV causi l'AIDS. Nella conferenza del 1994 a Toledo, Spagna, Mullis cambio' il tema del suo discorso all'ultimo minuto sulla PCR, passando alla sua idea che l'HIV non causa l'AIDS. In accordo con The New York Times, le sue diapositive di supporto erano "fotografie che lui aveva preso di donne nude con luci colorate proiettate sui loro corpi."

Mullis scrive in una introduzione a Duesberg's Inventing the Aids Virus (1997) "Duesberg's Inventa il virus dell'AIDS", "Nessuno ha mai provato che che l'HIV provochi l'AIDS. Non siamo stati capaci di scoprire nessuna buona ragione per la quale la maggior parte della gente sulla terra, crede che l'AIDS sia una malattia causata da un virus chiamato HIV." Mullis ha stabilito che l'AIDS e' una diagnosi arbitraria nella quale condizioni mediche comuni sono mal etichettate come AIDS, quando gli anticorpi dell'HIV vengono rinvenuti nel paziente. Il consenso medico e scientifico rigettano tale asserzione come confutata.


AIDS denialism
Mullis has also drawn controversy for his association with prominent AIDS denialist Peter Duesberg and his rejection of the evidence that HIV causes AIDS.[12] At a 1994 conference in Toledo, Spain, Mullis changed the topic of his speech from PCR to his idea that HIV does not cause AIDS, at the last minute. According to The New York Times, his supporting slides were "photographs he had taken of naked women with colored lights projected on their bodies."[4]

Mullis wrote in an introduction to Duesberg's Inventing the Aids Virus (1997), "No one has ever proven that HIV causes AIDS. We have not been able to discover any good reasons why most of the people on earth believe that AIDS is a disease caused by a virus called HIV."[13] Mullis has stated that AIDS is an arbitrary diagnosis in which common medical conditions are mislabeled as AIDS when antibodies to HIV are found in a patient.[14] Medical and scientific consensus rejects such statements as disproven.







Duesberg on AIDS


Report di: John Lauritsen, Celia Farber, Anthony Liversidge, Tom Bethell, Gary Null, Elinor Burkett, Neville Hodgkinson, Meditel production

Estratto: lauritsen
'The AIDS War; Propaganda, profiteering and genocide from the medical-industrial complex'
'The AIDS War; Propaganda, profiteering and genocide from the medical-industrial complex'
John Lauritsen,
Asklepious Press USA 1993, ISBN 0-943742-08-0.

The AIDS epidemic is an epidemic of lies, through which hundreds of thousands of people have died and are dying unnecessarily, billions of dollars have gone down the drain, the Public Health Service has disgraced itself, and Science has plunged into whoredom.

The official AIDS paradigm - including the preposterous notion that a biochemically inactive microbe, the so-called "human immunodeficiency virus" (HIV-1), causes the (at last count) 29 AIDS-indicator diseases - represents the most colossal blunder in medical history. But it is more than a blunder. In the course of this book it will become plain why I have employed the metaphor of war: the terrible suffering and loss of life, propaganda, censorship, rumors, hysteria, profiteering, espionage, and sabotage.

A Harvard-educated survey research analyst by profession, John Lauritsen began reviewing AIDS research in 1983, and is now regarded by AIDS-critics around the world as their foremost journalist. His first AIDS book, Poison By Prescription: The AZT Story, has saved thousands of lives, and is in its fourth printing. The AIDS War is a collection of his major writings on AIDS, going back to February 1985.

For information on ordering books by John Lauritsen, contact him via e-mail: [email protected]

FDA Documents Show Fraud In AZT Trials

Edited by FabrizioOrsoBianco - 16/7/2014, 16:24
 
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view post Posted on 27/11/2013, 17:23
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Luz Pinon Blanco

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Welcome to Peter Duesberg's HIV/AIDS research web site

Peter H. Duesberg, Ph.D. is a professor of Molecular and Cell Biology at the University of California, Berkeley. Biographical Sketch

He isolated the first cancer gene through his work on retroviruses in 1970, and mapped the genetic structure of these viruses. This, and his subsequent work in the same field, resulted in his election to the National Academy of Sciences in 1986. He is also the recipient of a seven-year Outstanding Investigator Grant from the National Institutes of Health.

On the basis of his experience with retroviruses, Duesberg has challenged the virus-AIDS hypothesis in the pages of such journals as Cancer Research, Lancet, Proceedings of the National Academy of Sciences, Science, Nature, Journal of AIDS, AIDS Forschung, Biomedicine and Pharmacotherapeutics, New England Journal of Medicine and Research in Immunology. He has instead proposed the hypothesis that the various American/European AIDS diseases are brought on by the long-term consumption of recreational drugs and/or AZT itself, which is prescribed to prevent or treat AIDS. See The AIDS Dilemma: Drug diseases blamed on a passenger virus.

For a detailed discussion of American/European AIDS as opposed to African AIDS, see The African AIDS Epidemic: New and Contagious or Old Under a New Name.

This is Duesberg's official site, containing his written works on the subject, as well as other scientists that support his views such as Kary B. Mullis. Kary Mullis won the 1993 Nobel Prize in Chemistry for his invention of the polymerase chain reaction technique for detecting DNA. This is the technique used to search for fragments of HIV in AIDS patients.

Prof. Duesberg's findings have been a thorn in the side of the medical establishment and drug companies since 1987. Instead of engaging in scientific debate, however, the only response has been to cut-off funding to further test Professor's Duesberg's hypothesis.

You can show your support by contributing a tax deductible donation to help support Prof. Duesberg's lab at the University of California Berkeley.


Edited by FabrizioOrsoBianco - 16/7/2014, 16:22
 
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view post Posted on 27/11/2013, 17:55
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Luz Pinon Blanco

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La conta dei CD4 non conta . Ufficiale!
CD4 counts don’t count — OFFICIAL!
Postato da Henry Bauer il 14.2.2009

Per molto tempo, la credenza centrale nella teoria HIV / AIDS è stata che l' "HIV" uccide le cellule CD4 (anche se con un meccanismo che rimane ancora da identificare), distruggendo in tal modo il sistema immunitario e consentendo alle infezioni opportunistiche di prendere il sopravvento. Misurazioni sulle cellule CD4 periferiche (nel sangue) sono un pilastro nella ricerca e nella cura. Voci sollevate a sottolineare l'errore di questo, come quelle di Heinrich Kremer o Juliane Sacher, tra gli altri, sono state accuratamente ignorate. Ma ora esse diventano completamente ufficiali:

" 'In entrambi gli studi, i volontari che hanno ricevuto IL-2 e gli anti retrovirali, sperimentato notevoli e sostenuti incrementi nella conta delle cellule CD4+ T, come anticipato,' osserva il Direttore del NIAID Anthony S. Fauci, M.D., 'Purtroppo, questi aumenti non si traducono in riduzione dei rischi delle malattie opportunistiche HIV associate o di morte, quando confrontati con i rischi di volontari che stavano assumendo solo i farmaci antiretrovirali. Anche se ulteriori analisi possono aiutare a capire meglio questi risultati, i due studi hanno dimostrato chiaramente che l'uso di IL-2 non ha migliorato gli esiti di salute per le persone con infezione da HIV. ' "

Versione originale:
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CD4 counts don’t count — OFFICIAL!

Posted by Henry Bauer on 2009/02/14

For a very long time, the central belief in HIV/AIDS theory has been that “HIV” kills CD4 cells (albeit by a mechanism that still remains to be identified), thereby wrecking the immune system and allowing opportunistic infections to take over. Measurements of peripheral (in the blood) CD4 cells have been a mainstay in research and treatment. Voices raised to point out the error of this, those of Heinrich Kremer or Juliane Sacher among others, have been studiously ignored. But now it’s become quite official:

“’In both studies, the volunteers who received IL-2 and antiretrovirals experienced notable, sustained increases in CD4+ T cell counts, as anticipated,’ notes NIAID Director Anthony S. Fauci, M.D. ‘Unfortunately, these increases did not translate into reduced risks of HIV-associated opportunistic diseases or death when compared with the risks in volunteers who were taking only antiretrovirals. Although further analyses may help us better understand these findings, the two studies clearly demonstrated that the use of IL-2 did not improve health outcomes for HIV-infected people.’”

That paragraph is from an official release by the National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID), “IL-2 immunotherapy fails to benefit HIV-infected individuals already taking antiretrovirals”

Increased CD4 counts do not translate into better health outcomes
for people on HAART —
even though the aim of HAART is supposed to be lower viral load
that supposedly allows rebounding of CD4 counts.

That could already have been inferred, of course, from the publication by Rodriguez et al., “Predictive value of plasma HIV RNA level on rate of CD4 T-cell decline in untreated HIV infection”, JAMA, 296 [2006] 1498-1506: the predictive value is NIL; viral load doesn’t predict CD4 decline in untreated patients; so why expect that it would do so in HAART-treated patients? But these IL-2 trials had been running since 1999 and 2000 respectively, so why cut them short just because research has shown them to be superfluous or misguided? Or just because the experts who draw up NIH’s Treatment Guidelines have also been sure for some time that CD4, viral load, and patient health do not correlate with one another, they are independent of one another — that’s why the Treatment Guidelines have to distinguish among “virologic failure” (viral load doesn’t decrease under treatment), “immunologic failure” (CD4 counts don’t increase), and “clinical failure” (operation succeeds, viral load down and CD4 up, patient dies).

Mere facts, though, have never been particularly meaningful in HIV/AIDS research. Anything that clearly contradicts HIV/AIDS theory is not accepted as falsification, instead it’s taken as a mystery to be solved. More from the recent NIAID release:

“These are the findings of two large international clinical trials presented today at the Conference on Retroviruses and Opportunistic Infections (CROI) in Montreal. . . .
IL-2 is produced naturally in the body and plays an important role in regulating CD4+ T cell production and survival. As their CD4+ T cell levels drop, people infected with HIV become more vulnerable to AIDS-related opportunistic diseases and death. Earlier research established that giving synthetic IL-2 plus antiretroviral therapy to people with HIV infection boosts their CD4+ T cell counts more than does antiretroviral therapy alone, but it was unknown whether this boost translated into better health [emphasis added]”.

It’s asserted (highlighted sentence above) as though known with certainty that lower CD4 means worse prognosis; yet

“ESPRIT and SILCAAT were designed to test whether giving IL-2 to HIV-infected individuals already on antiretroviral therapy would keep them healthier longer than HIV-infected individuals taking only antiretrovirals.”

If the highlighted assertion above had been right, then these tests were not needed. If they were needed, then the assertion should not have been made.

These clinical trials themselves appear to have been sound; and they looked at CD4 counts in both ranges of interest — there have been long-standing questions about the optimum CD4 counts at which antiretroviral treatment might best begin:

“Together, the ESPRIT and SILCAAT studies involved more than 5,800 HIV-infected volunteers in 25 countries. Participants were assigned at random to receive either combination antiretroviral therapy alone or combination antiretrovirals plus injections of Proleukin (Novartis Pharmaceuticals, Basel, Switzerland), a synthetic form of IL-2, over several five-day cycles. To evaluate the effects of IL-2 treatment at different stages of HIV infection, the ESPRIT study enrolled people with early-stage infection (CD4+ T cell counts at or above 300 cells per cubic millimeter, or mm3), while the SILCAAT study enrolled volunteers with later-stage HIV infection (CD4+ T cell counts between 50 and 299 cells/ mm3).
It is unclear why increased CD4+ T cell counts did not translate into better health outcomes.”

What’s unclear? Increased CD4 doesn’t produce better prognoses. HIV/AIDS theory is wrong. But of course that’s unthinkable:

“James D. Neaton, . . . principal investigator of the global clinical trials network that conducted ESPRIT, offers two possible explanations. ‘It could be that the types of CD4+ T cells induced by IL-2 play no role in protecting the HIV-infected patient, and therefore the administration of IL-2 has no benefit,’ says Dr. Neaton. ‘A second possibility is that the CD4+ T cells are at least somewhat functional or that IL-2 has some modest benefit, but that the side effects of IL-2 may neutralize any possible benefit.’
‘. . .although a person’s number of CD4+ T cells is a key measure of success in the treatment of HIV with antiretroviral drugs, we can’t rely on CD4+ T cell counts to predict whether immune-based therapies such as IL-2 will improve the health of HIV-infected individuals,’ concludes Dr. Levy, the principal investigator of SILCAAT.”

If CD4 counts don’t predict what “immune-based” therapies can do . . .
BUT these CD4s are the immune-system cells that have been accepted for a quarter century as the critical ones in HIV/AIDS, the ones that are supposedly killed off by “HIV” — so isn’t EVERY therapy that seeks to increase CD4 an “immune-based” therapy?

If the problem is with the particular TYPE of CD4 cells, these results would be just as damaging to HIV/AIDS theory and practice, since it would mean that faulty or meaningless measures have been used for more than two decades to make life-or-death decisions as to antiretroviral treatment.

Still, the important thing to note is that these trials, though they failed, were actually successful:

“’The purpose of clinical research is to clearly state and accurately test hypotheses with an ultimate goal of improving patient care,’ notes H. Clifford Lane, M.D., director of clinical research at NIAID and a member of the executive committee of ESPRIT. ‘These two clinical trials successfully reached a definitive answer about the utility of IL-2 therapy for treating HIV infection. NIAID thanks the thousands of dedicated volunteers and investigators who made these studies possible. The results will have significant implications for the future development of immune-based therapies for HIV and studies of HIV pathogenesis.’”

But perhaps this was just official spin for public consumption, for at least one other similar trial was abandoned:

“NIAID has discontinued the use of IL-2 in a separate, 20-country clinical trial known as STALWART (which stands for ‘Study of Aldesleukin with and Without Antiretroviral Therapy’).”

I don’t know about SILCAAT, but I do like those acronyms ESPRIT and STALWART. Perhaps NIAID wordsmiths get their inspiration from the Pentagon.


Edited by FabrizioOrsoBianco - 16/7/2014, 10:36
 
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view post Posted on 16/7/2014, 09:34
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Luz Pinon Blanco

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