Le auto con motore a scoppio tipo diesel, possono essere alimentate con olio di semi. Trattato opportunamente tramite qualche semplice accessorio che ne modifichi le caratteristiche fisico chimiche, ne possono risultare alcuni benefici:
. Minori emissioni di particolato fine
. Assenza di Zolfo
. Assenza di Idrocarburi Policiclici Aromatici
. Pulizia dei depositi carboniosi nel motore
. Costo minore rispetto al gasolio per trazione
Questo tipo di modifica e' consigliabile solo su auto di vecchia generazione. Sui modelli nuovi bisognerebbe portare l'olio a caratteristiche identiche al gasolio da trazione, quindi converrebbe avvalersi del cosidetto biodiesel, che e' un olio trattato chimicamente in un processo che genera glicerina e simil gasolio (biodiesel). Ma anche cosi' non sarebbe adatto ad alcuni modelli di motori. Purtroppo i veicoli vengono sempre piu' progettati con specifiche molto stringenti per questioni commerciali, vedi anche
obsolescenza programmata e
video su obsolescenza programmata, ovvero usura o rottura di alcuni componenti progettata in fabbrica. Se si introducono nel motore gasoli diversi, il risultato e' quasi sempre un'usura rapida o peggio una rottura di alcune parti, ad esempio la pompa del gasolio.
Ci sono pero' alcuni vecchi motori che sopportano bene una certa percentuale di gasolio, mescolato con olio di colza o altro olio leggero. Per eventuali prove si sonsiglia di partire con percentuali di olio del 5%, il consiglio e' sempre di provare in laboratorio o su un vecchio motore. E' chiaro che se viaggiate in zone dal clima caldo, i problemi saranno minori, ma con il freddo l'olio si addensa di piu', quindi... meglio il biodiesel.
Alimentare un diesel esclusivamente con Olio e' un rischio, specie per la pompa del gasolio, che per l'elevata vischiosita' dell'olio potrebbe anche rompersi.
Alcuni vecchi motori forse andrebbero in moto, ma se siete in inverno a temperature basse, l'olio potrebbe solidificarsi nel serbatoio e nei tubi verso la pompa, immobilizzando la vostra auto fino a che la temperatura non si alza.
Mescolare l'olio al gasolio e' gia' piu' consigliabile, ma occorre sperimentare iniziando con percentuali basse, esempio 5%, poi 10%, ecc.
Altra questione e' l'illegalita' di queste pratiche. Infatti si evaderebbero le Accise sui carburanti, mentre l'IVA la si pagherebbe acquistando l'olio. Diciamo anche che molte Accise non hanno piu' ragione di esistere, per esempio la guerra di Etiopia, il terremoto del Belice, l'alluvione di Firenze, eccetera.
Prezzi Nazionali di alcuni Prodotti Petroliferi (Accise Iva) del 22 12 2011. Ministero dello sviluppo economico
Gasolio per Autotrazione .Wiki
Questo e' un'esempio che ho visto a Grottammare nelle Marche qualche anno fa', si tratta di un motore diesel equipaggiato con alimentazione ad olio di semi vari! Non solo funziona, ma ripulisce il motore ed inquina molto meno del gasolio !
Ma sopratutto l'olio di semi vari costa 0.90 euro al dettaglio ...
All'ingrosso costera' sicuramente molto meno.
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AUTO AD OLIO
OFFICINE SPERIMENTALI . 1 . di Carlo Bertocchi . Archivio WaybackMachine
veicolo con impianto ad olio di semi con:
2 serbatoi, 1 scambiatore, 1 reattore, 1 deviatore a tre vie
progetto e realizzazione di Carlo Bertocchi
materiali, lavorazioni e consulenze
Luciano Cocci Grifoni, Emidio Rossi, Giovanni Napoli,
Emilio Galanti, Roberto Viani, Alessandro Ficcadenti
l'uso diretto dell'olio di semi (girasole, colza, mais ecc.) necessita di un impianto di trattamento a bordo del veicolo prima di essere immesso nel motore, in particolare la viscosita' dell'olio deve essere ridotta da 60 a 5 centistoke, altrimenti si avranno i seguenti guai :
depositi carboniosi sul cielo dei pistoni e nelle sedi dei segmenti
pellicolazioni e polimerizzazioni nei condotti
partenze difficili o impossibili a bassa temperatura
rottura pompa ad iniezione per eccesso di densita'
fumosita' eccessiva per particelle incombuste
bassi rendimenti basse potenze
Se invece l'olio viene portato alla viscosita' ottimale, il rendimento e' del 90% rispetto al gasolio e le emissioni nocive sono inferiori o assenti perche' non ci sono zolfo, ne' metalli pesanti, ne' additivi chimici, inoltre il bilancio di CO2 e' zero.
Descrizione dell'impianto
Per raggiungere i migliori risultati questo prototipo e' stato equipaggiato con due diversi dispositivi il primo e' uno scambiatore di calore che innalza la temperatura dell'olio a 85 gradi determinando un primo abbassamento della viscosita'
il secondo dispositivo e' un "reattore" ricavato in un tondino di rame da 19 mm di diametro munito di griglia di acciaio per aumentare la superficie di scambio che, scaldato elettricamente, abbassa ulteriormente la viscosita' .
Dopo questo "trattamento" l'olio di semi viene immesso nel motore che lo brucia con BUONI risultati sia in potenza, che in consumo, che in fumosita'.
Per ottenere prestazioni OTTIME sono necessari altri accorgimenti e dispositivi tuttora in sviluppo e collaudo
Modalita' d'uso
Il motore DEVE partire a gasolio, dopo alcuni minuti, quando la temperatura dell'acqua si e' alzata, deviare ad olio. Quando decidete di spegnere il motore PRIMA dovete deviare a gasolio ed aspettare alcuni minuti per fare in modo che si consumi tutto l'olio che rimane nei tubi. In questa maniera, quando riaccenderete il motore questo ripartira' a gasolio.
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GRUPPO ELETTROGENO AD OLIO VEGETALE
produrre energia elettrica con l'olio vegetale
e', con i dovuti accorgimenti , una delle possibili alternative al petrolio
progetto e realizzazione di Carlo Bertocchi
materiali, lavorazioni e consulenze
Luciano Cocci Grifoni, Emidio Rossi, Giovanni Napoli,
Roberto Viani, Alessandro Ficcadenti, Marco Piergallini, Marcello Capriotti
Maggio 2006
Per altre info, cercare nel
Forum . Energetica AmbienteGASOLIO AUTOTRAZIONE. Composizione. (Tamoil)
DETERMINAZIONE | METODO | SPECIFICA |
Acqua | mg/Kg | UNI EN ISO 12937 | max 200 |
Ceneri | %p | UNI EN ISO 6245 | max 0,01 |
Conducibilità elettrica (a temp. amb.) | pS/m | ASTM D 2624 | min 50 |
Contaminanti solidi esistenti | mg/Kg | UNI EN 12662 | max 24 |
Corrosione su lamina di Rame (3 h a 50°C) | | UNI EN ISO 2160 | max 1 |
Densita' a 15°C | Kg/mc | UNI EN ISO 3675/12185 | 820,0-845,0 |
Distillazione : | | UNI EN ISO 3405 | |
recuperato a 150°C | %v | | max 2 (a) |
recuperato a 250°C | %v | | <65 |
recuperato a 350°C | %v | | min 85 |
95% v recuperato a | °C | | max 360 |
Indice Cetano | | UNI EN ISO 4264 | min 46,0 |
Infiammabilita', Pensky Martens | °C | UNI EN ISO 2719 | > 55 |
Lubricity | μ m | UNI EN ISO12156-1 | max 460 |
Numero Cetano | | UNI EN ISO 5165 | min 51,0 |
Policiclici aromatici | %p | UNI EN 12916 | max 8 |
Punto di intorbidamento : | | UNI EN 23015 | |
1° Aprile ÷ 31 Ottobre | °C | | riportare |
1° Novembre ÷ 31 Marzo | °C | | max 0 |
CFPP | | UNI EN 116 | |
1° Aprile ÷ 31 Ottobre | °C | | max -2 |
1° Novembre ÷ 31 Marzo | °C | | max -12 |
Res. Carb. Conradson (su 10% res.dist.) | %p | UNI EN ISO 10370 | max 0,15 |
Stabilità all'ossidazione | g/mc | UNI EN ISO 12205 | max 25 |
|
Stabilità all'ossidazione | h | EN 15751 | min 20 |
Viscosita' a 40°C | cSt | UNI EN ISO 3104 | 2,00-4,50 |
Zolfo | mg/Kg | UNI EN ISO 20884/20846 | max 10,0 |
Esteri metilici di acidi grassi (FAME) | %v | EN 14078 | max 7,0 |
Edited by FabrizioOrsoBianco - 26/3/2012, 14:25